Eva Henger sul ‘canna gate’: ‘Non mollo. Dire la verità significa andare contro una produzione, un gigante, ma...’

E’ durissima sulla vicenda del ‘canna gate’. 
Eva Henger spiega: “In me cresce la forza e il senso di giustizia, più vedo gli altri mentire. Non mollo. Mollare adesso sarebbe sciocco, se cominci e non dici bugie non bisogna temere nulla. Diciamo che un certo sistema ha paura della verità”. Poi aggiunge: “Chiunque ora al mio posto si fermerebbe. E' talmente pesante convivere con l’ipocrisia, che pochi resisterebbero come sto facendo. Ma la spinta verso la verità mi anima: più sento menzogne, più tiro dritta. Me ne tornerò da dove sono venuta, certamente. Sono indignata, ma la parola fine la scrivo io, quando decido io”.
“Non mollo”. Eva Henger lo precisa a chiare lettere. “Dire la verità significa andare contro una produzione, un gigante che può stritolare qualsiasi velleità, o meglio, necessità professionale. Io lo capisco, ma non posso giustificare chi sa e tace", afferma ancora sicura l’ex pornostar.
Eva racconta: “Quando ho sollevato il problema della canna, davanti a lui (Andrea Marchi, capo progetto Magnolia in Honduras, ndr) eravamo in nove: io, Franco Terlizzi, Craig Warwick, Cecilia Capriotti, Francesca Cipriani, Amaurys Perez, Chiara Nasti, Nino Formicola, Giucas Casella. Mi è stato promesso che avrebbe indagato. Vedevo che non succedeva nulla, ho detto che allora lo avrei detto in puntata. La stessa Capriotti ha confermato che, prima della puntata in cui l’ho denunciato, Francesco Monte fosse al corrente della cosa. Quindi non ho parlato perché sono stata nominata, avevo già fatto casino. E se l’ho fatto è solo perché ci ha fatto correre un rischio enorme”.
Parla anche della conduttrice dell’Isola dei Famosi tirata immancabilmente in ballo nel 'canna gate' e non è tenera: “Credo che Alessia Marcuzzi ne sappia davvero poco. Ma, visto che ci mette la faccia, sarebbe opportuno che cercasse lei per prima la verità. Le prove esistono, è solo questione di tempo. Le maschere cadranno una a una, tanto vale esporsi".

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