Flora Canto si racconta a 'Oggi': “Nasce Martina, faccio un altro figlio e poi sposo Enrico Brignano”

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Flora Canto, compagna di Enrico Brignano, aspetta a giorni la nascita della loro figlia Martina. E, in esclusiva al settimanale Oggi, si lascia andare a confidenze molto personali.
Se Martina dovesse nascere il 12 febbraio prossimo (è attesa tra il 10 e il 14), tutte le donne di Enrico Brignano festeggeranno gli anni lo stesso giorno. “Io e la mamma di Enrico siamo nate proprio il 12″, dice Flora Canto, attrice, compagna del comico, al nono mese di gravidanza. Si sono conosciuti nel 2012 sul palco di Tutto suo padre, lo show di Brignano in cui interpretavano marito e moglie. “Ma eravamo entrambi impegnati, c’è voluto un anno perché Enrico iniziasse a corteggiarmi. L’ho fatto penare, temevo cercasse solo una storiella. E lui invece di scappare faceva cose sempre più carine: mi mandava la colazione a casa, mi faceva improvvisate in teatro. C’era, con discrezione”.

Enrico ha 50 anni, 16 più di lei, ed è già stato sposato. Cosa l’ha convinto a mettere su famiglia proprio con lei?
“Lui ha sempre messo al primo posto il lavoro, ha alle spalle 30 anni di carriera. Ma quando hai 50 anni e sei realizzato, ti accorgi che ti manca qualcosa. A Enrico è capitato quando aveva accanto una donna predisposta alla casa, alla famiglia. Sono accogliente, mi piace cucinare per lui anche se torna a casa tardi da teatro. Ho avuto solo storie lunghe, ma lui è stato il primo con cui ho pensato a un figlio. La mia famiglia all’inizio non l’ha presa bene: più grande, separato, famoso. Poi lo hanno conosciuto e hanno visto quanto amore e complicità ci sono tra noi”.

Quando avete deciso di provare a fare un bambino?
“Dopo i suoi 50 anni, il 18 maggio scorso, anche se era nell’aria da un po’. Siamo partiti per Formentera e quando siamo tornati ero incinta. Ho dovuto aspettare due giorni per poterglielo dire: era a Milano per uno spettacolo e non volevo lo sapesse al telefono. Così gli ho organizzato una sorpresa, al ritorno. Enrico colleziona modellini d’auto d’epoca, gli ho fatto credere di avergliene comprato uno ma, quando ha scartato il pacchetto, dentro c’erano due scarpine all’uncinetto. M’ha chiesto: “È un portachiavi?”. Gli ho risposto: “No, un portapiedi”. Poi, lacrime di commozione”.

Contenti che sia femmina?
“Io sì, sarà divertente. E da quando gli hanno detto che le bambine sono attaccatissime ai papà, anche Enrico non vede l’ora. Ha già messo i seggiolini alle bici, comprato un marsupio per portarla in giro, e da dicembre fa il count down per la Festa del Papà… Intanto, Martina da lui ha preso le labbra, le abbiamo viste nell’ecografia. Mi auguro abbia anche i suoi occhi verdi, ma il resto spero sia mio…”.

Perché un figlio senza nozze?
“Lo desideravamo più del “sì”. Però ci sposeremo, come nei film: in spiaggia, con pochi amici, con Martina che porta le fedi. E non vogliamo che Martina sia figlia unica; Enrico non è un ragazzino, quindi non aspetteremo molto a fare un altro figlio”.

E al lavoro non ci torna?
“Per un po’ voglio godermi Martina e tutte le sue prime volte, poi ricomincerò: non sono mai stata ferma così a lungo, mi pesa. I tempi sono maturi anche per lavorare con Enrico: finora abbiamo evitato, non volevo sembrare raccomandata, ma adesso non dobbiamo più dimostrare nulla a nessuno”.

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