Kevin-Prince Boateng e Melissa Satta ufficializzano le nozze a 'Vanity Fair'. LEGGI L'INTERVISTA DI COPPIA QUI:


Alla fine la data è stata fissata. Quattro anni fa, dalle pagine di Vanity Fair, Kevin-Prince Boateng aveva annunciato di avere regalato a Melissa Satta, sua fidanzata, un anello. Da quel giorno ogni anno la coppia è stata bersagliata dalla stessa domanda: quando vi sposate? Il matrimonio non c’è mai stato. In compenso è arrivato un figlio, Maddox Prince, due anni ad aprile, e un trasloco: in Germania, dove il giocatore tedesco, naturalizzato ghanese, ha giocato nello Schalke 04 fino a dicembre. Rientrati da poco in Italia – i lavori per la casa nuova a Milano sono ancora in corso –, hanno deciso che il grande momento è arrivato davvero.
Si sposeranno a fine giugno a Porto Cervo, il paese dove Melissa è cresciuta fino alle scuole medie, e dove torna tutte le estati. Lì a 16 anni incontrò Lele Mora che, colpito dalla sua bellezza, la iniziò alla carriera di showgirl, consacrata poi dal debutto, due anni dopo, come velina di Striscia la notizia. Incontro la coppia di futuri sposi in un bar fashion di Milano scelto da loro. Impossibile non notarli. Belli, statuari e vestiti come solo loro possono permettersi: pantaloni strappati sulle cosce marmoree lei, scarpe nere e rosse sotto l’abito scuro lui.
Quindi è giunta l’ora.
Melissa: «Sposarmi non è mai stata una mia priorità, ma con un figlio è quasi obbligatorio, devi tutelarlo. E poi anche la coppia si rafforza, anche se noi ci sentiamo già una famiglia».
Kevin-Prince: «Non ho mai detto che quell’anello fosse una proposta di matrimonio. Era un modo di farle capire che eravamo una coppia e che lei era mia, come oggi il matrimonio serve a metterle il mio nome: una famiglia deve avere lo stesso cognome. Ho sempre saputo che sarebbe diventata mia moglie e la madre di mio figlio, da quando l’ho vista la prima volta e lei non voleva saperne di me».
Perché non ne voleva sapere?
M.: «Uscivo da una relazione lunga e travagliata (con Christian Vieri, ndr), non volevo buttarmi subito in un’altra storia. Però mi sono trovata davanti un tipo molto determinato: dopo il nostro incontro mi ha mandato messaggi per tutto il mese che ho passato a New York».
K.P.: «È la donna perfetta per me: è bellissima, sexy, intelligente, in casa fantastica, cucina benissimo. Ha un solo difetto: è fredda. Nel senso che non ti abbraccia, non è fisica. Ma è cambiata molto da quando è nato il bambino. I pregiudizi esistono: se una donna fa la showgirl non pensi sia nata per fare la mamma. Io invece credevo che avrebbe imparato e sarebbe diventata un’ottima madre, e quando l’ho vista la prima volta con in braccio nostro figlio, ho capito che lo era già. Aveva una grande naturalezza, al contrario di me che avevo paura di toccarlo così piccolo, con le mie mani grandi».
Lei, Kevin, padre lo era già, di Jermaine-Prince, quasi 8 anni, nato dal suo primo matrimonio.
K.P.: «Mi sono sposato la prima volta a vent’anni, sull’onda dell’emozione. A 21 ho avuto il primo figlio, ma ero ancora un bambino. Oggi è molto diverso: so che cosa significa un matrimonio e lo affronto con un senso di responsabilità molto grande. I rapporti tesi con la mia ex (la tedesca Jennifer Michelle, ndr) hanno reso difficile il rapporto con Jermaine, ma oggi va meglio, l’ho visto qualche volta in Germania e ci parliamo con FaceTime. Certo, mi manca molto».
M.: «Io gli dico sempre che non ha niente da rimproverarsi: ha fatto tutto il possibile per costruire un rapporto con suo figlio e sono convinta che quando Jermaine crescerà le cose miglioreranno. Il bambino non ha ancora incontrato Maddox, ma noi non vogliamo spingere in questo senso: prima Kevin deve lavorare sul rapporto tra loro due».

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