Pino Daniele un anno dopo, Napoli lo ricorda così

I primi flash mob annunciati dalla rete richiameranno a raccolta, già da oggi, voci e chitarre dei fan, dalla “sua” piazza del Plebiscito alla strada del centro storico che gli è stata intitolata. E ancora: mostre fotografiche, visite guidate, eventi musicali, tributi ed iniziative editoriali, dirette sul web, in attesa dell’apertura entro marzo di una sezione permanente del Museo della Pace a lui dedicata: ad un anno dall’improvvisa scomparsa, avvenuta la sera del 4 gennaio del 2015, la presenza di Pino Daniele a Napoli è più viva che mai. 
Se le ceneri del musicista, che furono esposte al Maschio Angioino, riposano da qualche giorno in Toscana, la sua città dopo aver rivendicato e ottenuto il secondo funerale, pianto e cantato, non ha smesso di ricordare in ogni occasione uno dei suoi artisti-simbolo più amati di sempre. Alla memoria del musicista, e a quella di Luca de Filippo, è stato dedicato infatti il concertone di san Silvestro (con la partecipazione del fratello cantautore Nello) così come quello di Capodanno dell’Orchestra Scarlatti: ma sono questi solo gli ultimi anelli di una catena infinita di omaggi affettuosi che si sono susseguiti per tutto il 2015, compresi quelli di Vasco Rossi, Jovanotti, Ramazzotti e Senese, nei concerti estivi al San Paolo. Fino a saluti di Raiz in occasione dello spettacolo “Passione live”, direttore artistico Federico Vacalebre, al Palapartenope, appena qualche giorno fa. 
Intanto per volontà della famiglia dell’artista è nata la “Fondazione Pino Daniele trust onuls”, l’Ente no profit promotore di iniziative culturali, sociali e musicali: primo obiettivo l’apertura di un'installazione museale permanente´ che sarà chiamata «Pino Daniele Alive», frutto dell’accordo con la Fondazione Mediterraneo, ospitata nel Museo della Pace con sede nello storico edificio dell’ex Grand Hotel de Londres, tra piazza del Municipio e Via Depretis.
«I lavori per la parte strutturale sono terminati - conferma Michele Capasso, presidente della Fondazione che opera da 25 anni per il dialogo e la pace nel Mediterraneo e nel Mondo - Giorgio Verdelli e Sergio Pappalettera, il grafico che ha realizzato tante copertine dei suoi dischi, stanno facendo un lavoro straordinario e speriamo che l’apertura possa coincidere con il 19 marzo, giorno del compleanno di Pino. Abbiamo messo a disposizione sette sale del primo piano del museo, dove vi saranno installazioni interattive, megaschermi touch screen, video mapping. Sarà ricostruito il suo studio con gli strumenti e amplificatori e, grazie a un ologramma, si potrà rivedere Pino suonare. Una sala molto scura sarà dedicata al blues, una più colorata alle sonorità mediterranee».  

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