Aveva detto che non avrebbe rilasciato alcuna intervista per parlare di quello che molti hanno definito un tentato suicidio. E invece no: alla fine Nina Moric ha ceduto al richiamo della visibilità mediatica ed ha affidato il suo racconto al settimanale “Chi”: “Tornavo dal set del film 'Mia figlia si sposa' e mi sentivo debole: soffrivo di anemia, ho la pressione bassa e sono caduta in cucina. Mi sono fatta male e mia mamma, quando mi ha vista, si è molto spaventata. C'era del sangue, ma se mi fossi tagliata le vene non sarei qui, sarei in osservazione e avrei dei segni. Sono entrata in codice verde e dopo due giorni ero a casa”.

“Ogni volta che nella mia vita sono caduta ho pensato solamente che tutto stava ricominciando. Perchè io cado, ma non striscio. E mi rialzo sempre”, Nina si racconta come una donna forte, che non vuole mostrare le sue fragilità, soprattutto non vuole mostrarle al figlio Carlos, per cui, dice, è stata “sia madre che padre”. E proprio sul padre di suo figlio, Fabrizio Corona, non sembra aver cambiato idea: come aveva già detto più volte, non è convinta che l'affidamento ai servizi sociali sia la soluzione migliore per l'ex marito. “Devono decidere i magistrati”, ripete.
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