Matrimonio Clooney-Alamuddin, bordate dall’Inghilterra: “Le nozze? Una pagliacciata”


Il matrimonio tra George Clooney e Amal Alamuddin è stato una favola… Ha riempito pagine e pagine di magazine internazionali, eppure per la giornalista che ha contribuito a creare la fama di “più sexy di Londra” per la bella avvocatessa libanese parla di nozze trash.
CRITICA DURISSIMA – È stata Natalia Naish a criticare per prima il lungo fine settimana che ha suggellato il legame d’amore tra la star di Hollywood e la 36enne. La giornalista co-fondatrice del blog che per prima definì Amal Alamuddin “l’avvocato più sexy di Londra” ponendo di fatto il suo nome all’attenzione di George Clooney ci è andata giù pesante. “Un matrimonio paurosamente costoso, studiato nei minimi dettagli, prevedibile, stucchevole. E soprattutto, tutto meno che privato. Strano per uno come Clooney che detesta i tabloid ed è ossessionato dalla privacy” ha svelato al Daily Mail britannico.
“UNA GIGANTESCA BURINATA” – Le critiche sono aspre e la Naish finsce per scagliarsi contro tutta l’organizzazione del weekend da favola tra i canali di Venezia e i saloni degli hotel extra-lusso. “I fiumi di tequila, le sfilate di abiti firmati di Amal, le imbarcazioni delle celebrità compiaciute, il tutto al modico prezzo di poco più di 10 milioni di euro, e tutto inizia a sembrare leggermente anomalo”.
IL CONFRONTO CON KIM E KANYE – E finisce per concludere che le nozze non sono state altro che un gran baraccone, un circo mediatico, una pacchianata. “Quello che non mi è piaciuto del matrimonio di Clooney non è il carattere eccessivo di per sé, ma l’autocompiacimento e l’ammirazione di sè che ha accompagnato l’intera cerimonia” spiega la blogger paragonando il sì di Clooney e Alamuddin alle nozze che a maggio, a Firenze, avevano visti protagonisti Kim Kardashian e Kanye West. Quelle della star dei reality tv e del rapper erano state definite ‘da parvenu’ – dice – perché quelle di George e Amal sono state trattate con un metro diverso?
LA STOCCATA AD AMAL – E non manca nemmeno una stoccata ad Amal Alamuddin. La Naish, infatti, spiega: “Amal si butta nella sua fama nuova di zecca come un’anatra all’acqua, radiante, mentre si pavoneggia nei suoi abiti firmati sorprendentemente corti”. E si chiede come mai l’avvocatessa di sia sempre occupata di diritti umani solo fino ad incontrare il suo neo-sposo… Mentre ora sia più attenta a cappelli e mise eleganti che al suo lavoro.

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