Carolina Kostner e le rivelazioni choc sul doping di Schwazer: “È complice di Alex”.

Alex Schwazer e Carolina Kostner
OGGI.IT - Il ghiaccio sotto i piedi di Carolina Kostner sta sciogliendosi per amore. La storia (ormai terminata) tra la campionessa azzurra del pattinaggio e il marciatore Alex Schwazer, squalificato per Epo alla vigilia delle Olimpiadi di Londra 2012 (fino a gennaio 2016), rischia infatti di macchiare anche la carriera dell’atleta altoatesina, che venerdì alle 13 dovrà presentarsi alla procura antidoping del Coni
DOPPIO ADDEBITO – La pattinatrice dovrà rispondere di due pesanti addebiti: la violazione degli articoli 2.8 e 3.3 delle NSA (Norme Sportive Antidoping), cioè l’essere stata complice del proprio ex e l’aver omesso di denunciarlo alle autorità competenti. Violazione che, per il primo articolo, prevede un minimo di 4 anni, mentre, per il secondo, una sanzione che va dalla nota di biasimo a sei mesi di squalifica.
COSA RISCHIA – Nello specifico, in caso di ammissione e condanna, la Kostner rischierebbe complessivamente 3 anni e mezzo di stop (come recentemente successo alla fidanzata-complice di Devis Licciardi, il siepista scoperto all’antidoping con un pene finto): un’inibizione (e non squalifica, dato che l’atleta si sarebbe ritirata dall’attività agonistica) che potrebbe impedirle di esibirsi anche negli show sul ghiaccio in cui già si cimenta.
IL “MACCHINARIO” – La 27enne dovrà confermare agli inquirenti del Coni quanto avrebbe già ammesso ai magistrati della Procura di Bolzano che, partendo dal caso Schwazer, hanno scoperto una fitta rete di complici nell’ambiente dell’atletica. In particolare, la Kostner dovrà fornire chiarimenti sulla presenza in casa di un macchinario bianco, collegato con un tubo a una maschera, con cui l’ex fidanzato dormiva durante la notte, rumoroso al punto da costringerla a mettere dei tappi alle orecchie.
IL “DOTTOR” FERRARI – Il sospetto è che il marciatore abbia fatto uso di sistemi poco leciti (una tenda ipossica) fin dal 2008, quando a Pechino conquistò lo storico oro nella 50 km. Ma la Kostner dovrà motivare anche la presunta frequentazione della coppia con il dottore inibito a vita, Michele Ferrari e spiegare il perché avrebbe mentito agli ispettori antidoping che, il 29 luglio 2012, bussarono alla porta della sua casa di Oberstdorf, paesino bavarese di montagna, coprendo la presenza di Schwazer e raccontando loro che si trovava a Racines, sede della reperibilità dell’ex azzurro.
CAROLINA SI DIFENDE – La Kostner, inoltre, si èdifesa davanti al magistrato: “Possibile che si dopasse senza che io me ne accorgessi? Sì, in quanto io mi assentavo da casa per lunghe ore… Ma che io sappia Alex ha preso farmaci solo per curare la depressione, dopo lo scandalo. Prima era una persona sana, usava unicamente vitamine e sali minerali”. Ma sono tanti i dubbi a cui la Kostner dovrà dare risposta per evitare una dolorosa scivolata al termine di una carriera in cui ha primeggiato in Italia e nel mondo. Tra i suoi successi un oro mondiale, cinque titoli europei e numerosi piazzamenti).

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