Valerio Scanu: "Così combatto i pregiudizi contro di me"

"Siamo liberi di tornare sui nostri passi, pianificare il nostro percorso". E' la nuova filosofia di Valerio Scanu che canta in "Sui nostri passi", brano nel cd autoprodotto "Lasciami entrare" in uscita il 28 gennaio. Il cantante si racconta dall'amore ossessivo e sexy ai pregiudizi, confessando poi a Tgcom24: "Non ho presentato i brani per Sanremo, non sono ancora forte". Dell'ex casa discografica non ha un buon ricordo tranne una ragazza...


Ritorni sui tuoi passi. E' un nuovo inizio?
Totalmente. Mi sono occupato della ricerca dei brani giusti per poi passare alla fase di arrangiamento e produzione. Cose certamente faticose, non facili ma è un percorso necessario importante. Tutto dipende anche dal lavoro di squadra dall'addetto stampa all'immagine.

Insomma ci metti la faccia?
Rispetto a prima sì. Sono libero di ascoltare quello che mi piace, esprimermi come voglio e sicuramente con molta più tranquillità e serenità. A undici anni ho iniziato a cantare nei piano bar, poi ci sono stati 'Amici' e la vittoria al Festival di Sanremo. Insomma cerco di crescere nel percorso artistico-personale. 

Hai chiarito con la tua ex casa discografica?

Sapevano benissimo quale fosse il mio pensiero e anche recentemente ho incontrato il mio ex presidente Marco Alboni che ora lavora in Warner. Salvo solo la mia ex addetta stampa Jessica Gaibotti. Una ragazza eccezionale e molto professionale che mi ha seguito sin da tempi di Sanremo quando lavorava con l'agenzia di Riccardo Vitanza. Ci ha creduto tanto in me e il mio progetto rappresentava una grande sfida per se stessa. Rimango sempre il 'suo artista'. Ecco Jessica è quello che dovrebbe essere una casa discografica. 

Sei presente sui sociale e anche con il VBlog. Non credi di servire sul piatto d'argento materiale per i tuoi detrattori?
Con il VBlog ho ottenuto una cosa importante: molti miei detrattori si sono ricreduti su di me. C'è tanta ironia e autoironia nei post che pubblico ma anche cose importanti. E' importante far cadere dei pregiudizi nei miei confronti che mi vedono sempre come quello antipatico, duro, scontroso, presuntuoso. Credo che il mio sguardo in quelle occasioni spieghino molto di più dell'apparenza. 

Ti sei esposto molto con l'amore in questo disco ma si parli poco della tua vita privata, come mai?
Cerco di far rimanere la vita privata, come dice la stessa parola privata. Voglio preservare e proteggere chi mi sta attorno e al fianco. La mia famiglia è unita, i miei amici mi vogliono bene e ho un cane che amo. In questo momento nella mia vita c'è solo la musica, come grande amore.

Però canti "ossessionato dalle ipotesi io mi rifiuto di amarti in un modo che non mi appartiene"...
Eh sì ho vissuto ossessivamente un amore. Ma era reciproco.

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