Gerardo Pulli ,il filosofo di Amici, a TGCOM24: "Sono fatto male"

Gerardo Pulli a soli 20 anni ha vinto la categoria Giovani di "Amici" e pubblica il suo primo Ep, prodotto da Non ho l'età di Mara Maionchi e distribuito dalla Emi. Riflessivo ma con le idee chiare sulla società ("viviamo una falsa libertà"), sulla tv ("Amici insegna dei valori") e anche sulla discografia. A Tgcom24 confessa: "Qualche anno fa ho dato i miei provini anche a Francesco Facchinetti e a Giancarlo Magalli".
Gerardo ha curato le canzoni con l'arrangiatore e musicista romano Fabrizio Ferraguzzo, che si è occupato della produzione artistica di questo primo disco. L'ep contiene sette brani: “Svegliami ad aprile”, “L'altra parte del cielo”, “Sei” - singolo di lancio -, “È sabato”, “Ho mal di pancia”, “Io sono ai Tropici” e “Scacco matto". Gerardo, ancora felice e confuso per la vittoria, si racconta tra passato e futuro.

Come hai vissuto la finalissima contro Ottavio e Carlo?
Non ero e non sono contro nessuno, mi sono sempre fatto gli affari miei e non ho vissuto l'ultimo confronto con Ottavio e Carlo come una sfida ma come una possibilità di cantare. Ero solo molto emozionato e per niente nervoso. E' stato bellissimo cantare 'Chiamami ancora amore' di Vecchioni, sono parole bellissime.

Perché hai deciso di partecipare ad "Amici"?
La crisi ha colpito un sacco di settori. Anche a Torino è difficile riuscire a suonare in un locale. Così ho deciso di partecipare al programma anziché starmene a suonare la chitarra in camera mia. Ai miei genitori non ho detto nulla per non farli preoccupare, infatti mi hanno visto in tv alla prima puntata. Sono andato a Roma con la chitarra, magari qualcosa sospettavano (ride, ndr).

Mai tentato altre strade?
Sì, ho mandato dei provini a Francesco Facchinetti che mi rispose con un 'grazie ascolterò' ma anche a Giancarlo Magalli ho mandato una mail. Le case discografiche sono inaccessibili ed è anche difficile trovare le mail dei direttori artistici.

Che rapporto hai con la televisione?
 In passato ero molto critico e presuntuoso nei confronti della televisione. So di non avere un carattere facile. Dopo l'esperienza di "Amici" ho capito molte cose e non è vero che la tv è solo negatività. "Amici" trasmette valori sociali importanti: se vuoi una cosa e la desideri veramente, la ottieni. C'è sempre un lato A e un lato B delle cose. Ad esempio 'La prova del cuoco' sembra un programma per casalinghe disperate e invece una ricetta cucinata da una madre può essere momento di aggregazione familiare. Scriverò un libro su questa mia riflessione che si intitolerà 'Vi farò ricredere'.

Qual è il lato A e il lato B di Sanremo?

(Ci pensa per qualche minuto, ndr) E' un evento culturale importante che ha molta incidenza. In questi anni si è persa molta della magia della kermesse, oggi forse è più promozione... Peccato perché Sanremo è Sanremo.

Durante il talent show ti sei scontrato con Grazia Di Michele, addirittura sdraiandoti per terra per protesta. Come mai?
C'erano delle cose che diceva a livello musicale che non concepivo. Per far musica non è necessario avere la voce, un esempio su tutti Vasco Rossi o anche De André. Anzi sono convinto che Fabrizio De André - che è poesia pura - se nascesse oggi non avrebbe il successo che ha avuto.

Anche il rapporto con la tua fidanzata (la cantante Valeria conosciuta dentro la scuola, ndr) è stato burrascoso. E' difficile sopportarti?
Sono fatto male, lo so. Nella casetta eravamo sotto stress, la pressione psicologica intorno era notevole. Se ho un problema mio, personale, lo riverso su coloro che mi stanno vicino. E' successo che discutessi con mia madre e nel caso di "Amici" ho avuto degli scontri duri con Valeria, anche se lei non c'entrava nulla.

Nel tuo album c'è un brano intitolato "Scacco Matto", si parla di libertà con qualche accenno di politica...
Sono ossessionato dalla società e dalla mancanza di libertà. Non mi piace comunque parlare di politica, piuttosto sono consapevole che viviamo in una finta democrazia. In 'Scacco Matto' parlo della lotta contro se stessi, uso le figure del fante e della regina per spiegare quanto sia ormai ordinaria la vita della gente. Alzarsi, fare colazione, andare a lavoro, pranzare, tornare a casa, cenare, tv e a letto. E' una forma di serenità apparente, in realtà la nostra vita è controllata.

Preferisci la solitudine?
La solitudine non necessariamente è fisica ma mentale. E' da quando sono piccolino che vivo momenti lunghi di solitudine, non avevo amici, ero lo sfigato del gruppo...

Dopo la vittoria ad "Amici" questi compagni 'cattivi' ti hanno richiamato?

Sì, ma non ho risposto solo perché ero stanco.

Chi ti piaceva dei Big?
Emma è una forza della natura, le voglio scrivere un brano. Invece dei Giovani mi piace molto Stefano Marletta. Ci siamo conosciuti ai provini e ho un feeling artistico pazzesco con lui, lo chiamo 'Maestro'.

In queste settimane sarai impegnato con la promozione dell'album, continuerai gli studi?

Frequentavo il quinto anno di Liceo Scientifico. L'istruzione è una responsabilità e non ha senso mirare solo al titolo di studio. Comunque penso di rifare l'anno. In ogni caso all'Università farei Filosofia

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