Piermario Morosini, noi vogliamo ricordarti cosi'...

Morosini e la fidanzata (La presse)

LaPresse

«Sembrava sorridesse, era bellissimo», Anna Vavassori, la poco più che ventenne fidanzata di Piermario Morosini, lo sfortunato centrocampista del Livorno morto sabato allo stadio Adriatico, è distrutta. E' toccato a lei lo straziante compito di riconoscere la salma del calciatore.
La ragazza, una pallavolista bergamasca della Valpala Valbrembo, era accompagnata da alcuni amici giunti da Bergamo. Anna prima ha cercato di mostrarsi calma e ha spiegato che l'autopsia si svolgerà lunedì mattina, poi davanti alle sue amiche giocatrici e agli amici del fidanzato è crollata in lacrime.
Una vita dolorosa e sfortunata quella di Piermario Morosini che nel calcio aveva trovato la forza per reagire ai drammi. Nel 2001, quando aveva 15 anni, aveva perso la mamma Camilla, due anni dopo il papà Aldo. In mezzo il suicidio del fratello più grande, disabile. Era rimasto solo con una sorella maggiore, gravemente malata. "Sono cose che ti segnano e ti cambiano la vita", disse un giorno durante un'intervista, "ma che allo stesso tempo ti mettono in corpo tanta rabbia e ti aiutano a dare sempre tutto per realizzare quello che era un sogno anche dei miei genitori. Vorrei diventare un buon calciatore soprattutto per loro, perché so quanto li farebbe felici".
Cresciuto nel settore giovanile dell'Atalanta, passò all'Udinese e al Vicenza. Giocò anche con l'Under 21.
Un ragazzo semplice con una passione per lo sport e per la musica, come dimostra il suo profilo twitter sul quale aveva pubblicato, tra l'altro, l'ultima cover di Vanity Fair dedicata a Luciano Ligabue.
"Rock and Roll!", aveva scritto su uno dei sui ultimi post o ancora "Con la mia Annina sotto questo cielo toscano!!!!". E poi "W la Toscana..W l'amicizia...W il Pibe e quel suo Viso contagioso di allegria e voglia di Vita!!Alla prossima voglia d'abbraccio Friend!!". Con un entusiasmo e una voglia di vivere spezzati troppo presto su quel campo da calcio.

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