
"Jivago non è bello, è figo da paura! - racconta Guenda parlando del compagno di viaggio - E quando è arrivato con il fuoco è stato un incendio dentro di me. Però poi, sin da subito, si è creata complicità, e piuttosto che cedere all'ormone, fare i 'romantici' l'uno con l'altro e rischiare di litigare quando la cosa si sgonfiava abbiamo preferito entrambi di far crescere l'amicizia".Ma è con Rubicondi che il suo volto si illumina: "La sua presenza sull'Isola è stata luce, sole e ossigeno per me. In Honduras tra noi non è successo niente perché lui era ancora impegnato e io se so che uno ha una donna, anche se mi piace un sacco, me ne so stare al posto mio. Però durante il viaggio di ritorno, che abbiamo fatto insieme, mi ha detto che ora è libero e ci siamo ripromessi di rivederci e provare a frequentarci. Io so già che per un tipo del genere potrei davvero perdere la testa: è simpatico, brillante, un po' stronzo, uomo e bambino allo stesso tempo".
VIA TGCOM
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