Il Giornale ha riservato una lunga intervista a Gigi Vesigna, l’80enne fondatore di Noi e di Ciak, ma soprattutto direttore di Tv Sorrisi e Canzoni dal 1973 al 1994 (quando lo prese in mano vendeva 653.000 copie, quando lo lasciò quasi 3 milioni di copie). Il giornalista ha parlato dell’ultima edizione del Festival di Sanremo, vinto da Emma Marrone:
Emma l’ho indovinata anch’io. A dire il vero aveva vinto Noemi, ma è rimasta in testa solo un quarto d’ora. Poi s’è scatenato il televoto degli amici degli amici e ha vinto Emma. Ha talmente vinto che Noemi è arrivata terza, neanche seconda. Ed era prima. Il televoto è una roba vergognosa, sai? Ti compri un call center, paghi 2 euro una telefonata che a loro costa 1,75 e vinci. È un modo per far soldi da parte della Rai e delle compagnie telefoniche.
Vesigna ha poi svelato un incredibile retroscena sul Festival vinto da Valerio Scanu con il brano Per tutte le volte che. Secondo il giornalista la Rai avrebbe in quell’occasione ostacolato il trio Pupo, Filiberto, Canonici, che era in vantaggio, facilitando di fatto la vittoria dell’ex di Amici:
Due anni fa Pupo, il principe Emanuele Filiberto di Savoia e il tenore Luca Canonici stavano per vincere con Italia amore mio. Sarebbe stato un disastro, perché non c’era proprio la canzone. Mi risulta che sia entrato in azione un funzionario della Rai. Morale: il loro numero di telefono ha smesso di funzionare, dava sempre occupato, ho provato io stesso a chiamare. E ha vinto Valerio Scanu, arrivato a Sanremo grazie ad Amici di Maria De Filippi, che era al secondo posto. Ma c’è riuscito solo perché avevano bloccato il numero telefonico di Pupo e del principe. Un ordine partito dall’alto. Ti ripeto: sono ipotesi. Le quali però, stranamente, ottengono i risultati che t’aspetti.
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