Amici 10 - Annalisa Scarrone: "Era piu' bella la canzone di Arisa"


A 13 anni cantava con la sua band nei pub e nei bar di Savona e dintorni, ma poi si è laureata in fisica. Ama i film francesi come Jules et Jim di Truffaut e adora il repertorio di Lana Del Rey. È arrivata seconda nella scorsa edizione di Amici e sogna di salire un giorno sul palco dell’Ariston: Annalisa Scarrone, classe 1985, grandi occhi verdi e capelli rossi, viso cinematografico e tanta grinta e determinazione, dopo il lusinghiero esordio con “Nali”, esce il 27 marzo con il suo secondo album, “Mentre tutto cambia”. Il cd, la cui produzione artistica è curata da Dado Parisini, vede tra gli autori Roberto Casalino, Federica Camba e Dario Faini.
«Il titolo rispecchia tanti aspetti della mia vita», dice Annalisa, che sarà tra i protagonisti del “Sanremino” che Maria De Filippi sta preparando per Canale 5, ovvero la gara nella gara a cui parteciperanno gli ex concorenti del talent show diventati ora famosi. «Maria mi segue, mi dà consigli. Con lei hai la sensazione di non essere mai solo. Nel programma farò parte dei 9 ex concorrenti che tornano. Si sa poco, ma ci saranno due gironi, i Big e i Giovani, un po’ come a Sanremo».
Da quando è uscita dal talent di Canale 5 che al festival ha regalato ben tre vincitori, tutto è cambiato: «Città, amici, ritmi di vita - racconta - Prima c’era la giornata tipo, oggi non esiste. È una giostra, alla cui base c’è la musica. Solo che, a differenza di prima, penso che lo scopo sia godersi il viaggio, non pensare sempre di dover conquistare qualcosa».
Non concepisce un dualismo tra la musica e la fisica: «La musica è arrivata prima - ricorda -. L’ho studiata fin da bambina. Da piccola volevo fare la cantante, non la fisica. Poi ho capito che era una strada dura. A 13 anni prendevo lezioni di canto e contemporaneamente mi esibivo con la mia band nei pub, nei bar e nelle discoteche prima del momento-disco. Ho studiato flauto traverso all’Accademia musicale di Savona. Nel frattempo portavo avanti i miei studi e mi sono laureata in fisica, per poter magari un giorno insegnare nelle scuole».
«La vera protagonista dell’album è la musica - racconta - e il mio rapporto con quello che è sempre stato l’epicentro dei miei pensieri e delle mie insicurezze. E che oggi finalmente è la mia professione». Confessa di essere «molto razionale in amore. Ho piena coscienza delle situazioni e non mi faccio trasportare quasi mai». Più in generale, nella vita ha «sempre bisogno di avere tutto sotto controllo. Devo essere pronta, anzi, più che pronta», spiega seria. Ma il suo sguardo si illumina e il sorriso esplode alla domanda su una sua ipotetica futura partecipazione al festival di Sanremo. «Magari, speriamo presto», esclama senza la minima esitazione. Ma quest’anno tra Emma e Arisa chi preferivi? «Per quanto riguarda la canzone, Arisa. Ma Emma ha una forza pazzesca dal vivo, è un animale da palcoscenico, un termine sicuramente abusato, ma che nel suo caso è azzeccatissimo».
La canzone più difficile che ti piacerebbe cantare? «Bravà di Mina. Ma la canto solo nella mia cameretta», conclude Annalisa.


DA: Il Secolo XIX

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