Emma: «Con Kekko voglio risolvere, l'ho chiamato ma non mi ha risposto»

ROMA - «A me dispiace molto più che a lui. Ho sentito Kekko tutti i giorni. Ma, dopo la vittoria, che comunque mi ha fatto andare "in palla" sono stata trascinata da un posto all'altro per rilasciare interviste a raffica e sono rientrata in albergo alle 5 del mattino.
La prima persona che ho chiamato a mezzogiorno è stata lui, ma non mi ha risposto. Speriamo che tutto si risolva. In fondo, questo Sanremo lo ha vinto anche lui». Così Emma, la trionfatrice del Festival di Sanremo, sul numero di "Chi" in edicola domani, replica a Francesco Kekko Silvestre, leader dei Modà, autore del brano vincitore "Non è l'inferno", che si è lamentato su Facebook per aver ricevuto solo il giorno dopo la vittoria una risposta al suo messaggio di congratulazioni la sera della finale. Emma spiega anche il senso di una sua frase pronunciata in un'intervista prima del Festival e rivolta ai trentenni, che avrebbe definito "una massa di falliti". «Non è proprio così, non è mia abitudine insultare la gente - dice -. Spiegando perché oggi sto con un ragazzo più giovane di me (Stefano, il suo fidanzato, ha 22 anni, lei ne ha 27, ndr), ho detto che l'esperienza con i trentenni che avevo frequentato prima era stata catastrofica». 

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