In carcere ha trascorso quasi tre anni e mezzo, ha perso 10 chili e ha scoperto la fede. Poi il giorno di Natale la scarcerazione. Adesso, nel salotto di Barbara d'Urso, a "Pomeriggio Cinque", Sylvie Lubamba, showgirl di origini congolesi, si racconta e svela come riusciva a rubare soldi dalla carte di credito altrui: "Prendevo gli scontrini e li nascondevo nel reggiseno, poi andavo in camera e..."
Un'operazione molto semplice e apparentemente banale, che Sylvie ha utilizzato per due anni circa, dal 2002 al 2004: "Si parla di sedici anni fa, adesso non si può fare più. Venivo invitata ad esempio ad una festa in un locale e poi al tavolo con gente facoltosa, che nella maggior parte dei casi non conoscevo. Si beveva champagne e quando il titolare del tavolo pagava spesso dimenticava di mettere in tasca lo scontrino. Allora a fine serata lo prendevo io, lo accartocciavo e lo nascondevo nel reggiseno. Poi in camera usavo i numeri delle carte di credito e le scadenze. Negli scontrini c'era tutto...".
E come utilizzava la scaltra Lubamba le preziose informazioni? "Prenotavo viaggi aerei, alberghi, vacanze e acquisti internet per i quali non c'era bisogno di strisciata... La prima volta ho offerto una vacanza a tutta la mia famiglia. Sono stati due anni di follia". Una follia che le è costata molto cara: "In realtà sono stata condannata a 7 anni e 2 mesi, ne ho scontati di meno grazie alla buona condotta...", rettifica la Lubamba.
La showgirl racconta come l'arresto vero e proprio sia arrivato ben 12 anni dopo l'inizio della vicenda: "E' stata una mia trascuratezza, mi arrivavano le notifiche e non mi sono mai presentata ad un processo. Credevo che il reato fosse andato in prescrizione, invece nell'agosto 2014 la polizia mi ha chiamato in comando e mi ha comunicato che mi avrebbero portata a Rebibbia. Sono stata qualche giorno in isolamento, poi ho condiviso la cella detentiva con delle donne rom...". Sylvie ammette la sua colpa, si dice pentita e confessa che i "due anni di follia" risalgono a prima del suo debutto televisivo con Chiambretti: "Una volta che ho realizzato il mio sogno, non aveva senso che compissi una sciocchezza del genere". L'ammontare della refurtiva? Lubamba non ne conosce la reale entità: "C'è chi dice 60mila, chi parla di 30mila euro..."
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