Clarissa Marchese, l'ex miss Italia a Domenica Live: «Un noto regista mi ha molestata. Ecco cosa è successo...»
«Era il 2015, dopo che ho vinto Miss Italia. Insieme all’agenzia che mi seguiva, si era pensato di iniziare un percorso come attrice. Un percorso lungo. C’è stata poi la possibilità di fare un provino con un famoso regista italiano di cui si sta parlando in questo periodo. Io non sapevo fosse casa sua. Sapevo di dovermi preparare per questo provino, lui si era offerto di darmi le ultime lezioni per prepararmi al provino».
Clarissa Marchese, Miss Italia 2014, racconta a Domenica Live le molestie subite da un regista noto di cui non vuole ancora fare il nome.
«Io venivo da due settimane di corso intensivo a pagamento. Il regista voleva incontrarmi. Così è stato organizzato l’incontro. Pensavo fosse direttamente il provino, invece erano altre lezioni, che lui si era offerto di farmi gratis. Era il mio primo provino, pensavo fosse un teatro, invece era una casa-ufficio. Ci è stato detto che sarebbe durato diverse ore. Il mio accompagnatore se ne è andato».
Il primo giorno le lezioni sono andate avanti per più di quattro ore.
«Le prime ore passano come vere e proprie lezioni. Verso la fine, si parla di possibili parti che avrei potuto interpretare, lui mi dice che di solito una ragazza con la mia fisicità viene scelta per fare ruoli di bella e deve essere disposta a fare anche scene un po’ più spinte. Mi dice: se io ti chiedessi di spogliarti completamente nuda davanti a me lo faresti? Lui era molto più grande di me. Io avevo vent’anni, lui circa quarantacinque. Quando ho detto no, con la stessa naturalezza con cui me lo ha chiesto, ha detto: Come mai?».
Clarissa già ha risposto che in casa, da soli, non lo avrebbe fatto. In un provino, con altre persone, avrebbe valutato la possibilità.
«Il giorno dopo, come d’accordo, torno e si riprende la lezione come se nulla fosse. Erano ancora più ore. Io non avevo ancora detto nulla. Verso la fine, mi ha chiesto con la stessa naturalezza, di spogliarmi nuda. Mi sono arrabbiata. Mi sono immaginata la scena: una ragazza di vent’anni, nuda, davanti a un uomo, poteva succedere di tutto. Ho detto di no e me ne sono andata. Il terzo giorno non sono andata e non mi sono mai più presentata. Io non ne ho parlato con nessuno, mi vergognavo»
E il film?
«Dopo qualche mese, mi chiama la mia agente che aveva effettivamente speso risorse, denaro per prepararmi e mi ha detto che lui voleva darti la parte, è successo qualcosa e non vuole più dartela. Il mio messaggio è per tutte le ragazze che vogliono fare questo mestiere e tutti gli altri mestiere, si può dire no».
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