Laura Pausini racconta l'amore forte che la lega a Paolo Carta. E' grazie a lui se si sente bella e combattiva. A regalarle ulteriore tranquillità anche la figlia Paola, 3 anni e mezzo.
Intervistata da IoDonna in occasione dell'uscita del suo nuovo disco, "Laura Xmas", Laura Pausini ha confessato l'amore per Paolo Carta che la fa sentire bella. Prima ha parlato di un trauma sentimentale violento che l'ha segnata.
"Quindici anni fa c’è stata una rottura pesantissima, nei sentimenti e nel lavoro. Un dolore forte, mi ha scardinato completamente... - ha spiegato la cantante 42enne - Niente di paragonabile all’essere mollata da Marco, il primo fidanzatino, appunto quello della canzone. Non poteva aiutarmi la famiglia, non l’abbraccio dei fan: era una solitudine adulta. E all’inizio non potevo, non volevo, ma ho dovuto guardarla in faccia e trasformarla nella mia amica. Lavorando a lungo con una psicologa per rimettermi in piedi, per trovare la me stessa di oggi... Mi sentivo fragilissima, ora sono una combattente".
"Non pensavo che avrei mai frequentato un uomo che era già stato sposato. Era fuori dalle mie convinzioni - ha rivelato Laura Pausini parlando di Paolo Carta - Ho impiegato tantissimo ad accettare quest’amore. Che invece era forte. Siamo ancora qui, insieme. E Paolo l’ho preso con i suoi tre figli, allora avevano 12, 11 e 3 anni: mai pensato di sostituirmi alla mamma, ma non volevo che questa storia potesse, anche minimamente, procurare danni a loro".
Laura grazie a Paolo ha cambiato la sua idea sugli uomini. "Potrei dire che non mi ha mai chiesto un Rolex d’oro per Natale o che non gliene importava nulla della Mercedes con autista, come mi era successo in passato... Ma è più complesso di così: è l’essere maschi nel mondo mutato delle femmine. In una coppia come la nostra può mettere a disagio che non sia l’uomo ma la donna a mantenere la famiglia, a decidere dove si va e quando, perché è il mio lavoro che decide per tutti - ha sottolineato - A Paolo non importa essere famoso, non è in competizione con me. Accetta che io sia libera anche di scegliere quello su cui non è d’accordo. Vuole me, punto. E fare musica, la sua passione. Per questo, paradossalmente, ho smesso di portare solo i pantaloni. Mi compro anche le gonne. E mi sento bella".
Poi è arrivata Paola: "L’arrivo di Paola ha spazzato via ogni incertezza. Mi ha fatto sentire potente: io la proteggerò, nei suoi confronti sarò invincibile. Lo so, ha tre anni e mezzo, nell'adolescenza sarà diverso. Già adesso acchiappa il telefono e spedisce messaggi vocali ricattatori: mamma quando torni? Perché io ti amooooo! E per la prima volta nella vita mi viene da mollare tutto e correre a casa".
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