Va bene il clamore mediatico, ma qualcuno ha calcato un po' troppo la mano. La nascita di Isabel, la terza figlia di Francesco Totti e Ilary Blasi, è stata sotto i riflettori per giorni: corsa a chi dava per primo la notizia, toto-nomi, foto rubate, addirittura dirette sotto la clinica. Normale amministrazione per la famosa coppia, che è riuscita a gestire bene l'evento tra pubblico e privato.
Una voce fuori dal coro, però, ha fatto storcere il naso ai due, che sono passati alle vie legali. La showgirl e il calciatore giallorosso hanno querelato "Il Foglio" per un articolo a firma di Camillo Langone, giudicato da loro diffamatorio.
"E se forse Totti con la palla è ancora bravo come un tempo - si legge nel pezzo incriminato - di sicuro coi nomi dei figli non è stato bravo mai: prima Cristian, poi Chanel, adesso Isabel. Un nome che finisca in vocale mai? Un nome graficamente e foneticamente italiano mai? Ma non aveva giocato in nazionale quest’uomo? Cos’è per lui la nazione? Solo quella cosa che paga i premi partita? Già sposare una donna di nome Ilary è disdicevole. Fosse stato un patriota avrebbe detto: senti, bella bambina dal bel nasino, io sono la bandiera della squadra della città capitale d’Italia e mia moglie deve avere un nome italiano, quindi adesso ti battezzo Ilaria". I legali della coppia promettono battaglia in tribunale.
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