A vederla battagliera a Tu sì que vales (GUARDA), non si direbbe che Mara Venier abbia attraversato dei momenti di grande fragilità. Tanto da affidarsi a sedicenti maghe… Ma è lei stessa ad ammetterlo...
“ERO DIPENDENTE” - “Cartomanti, sensitive, persino i fondi del caffè: ne ero praticamente dipendente”, confida la Venier al settimanale Gente. “Oggi posso dire che alcune di loro mi riempivano la testa di cavolate, ma in quei momenti di smarrimento paghi per farti alleggerire una pena che pesa sul tuo cuore”.
“VOLEVO L’AMORE” - Spiega Mara: “Mi tormentava una malinconia latente che mi porto dietro da quando ero bambina”. Ancora: “In fondo all’anima celavo un malessere che mi faceva soffrire ogni volta che affiorava. Ero alla perenne ricerca di qualcosa. Volevo l’amore, non un amore”. Per fortuna, c’è stato un lieto fine: “È arrivato mio marito Nicola e mi ha stregata davvero”, dice Mara. E conclude “Mi ha salvata da quella sensazione di incompletezza che mi faceva soffrire”.
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