Sempre sorridente e simpatica, così appare in pubblico Michelle Hunziker, trasmettendo sempre simpatia e solarità a chi la vede. Ma purtoppo nel passato della conduttrice tv ci sono anche delle ombre che l'hanno segnata.
«Il mio papà era alcolizzato. La mamma lavorava senza sosta», così confessa Michelle al Corriere della Sera, raccontando un'infanzia difficile e fatta anche di sofferenze.
«Dopo la separazione ho trascorso dei Natali tristissimi. La mattina del 25 chiamavo mio padre e lui piangeva. Il giudice mi ha chiesto con chi volevo stare: ho scelto la mamma ma il mio cuore era in frantumi. Per anni sono stata in lotta con lei: lavorava sempre, quando tornava era stanchissima. Non ha mai perso l' accento olandese, è una donna simpatica e molto forte: la chiamiamo il sergente». La separazione dei genitori è stato un trauma per lei, per questo motivo, ammette, di aver sempre cercato di mantenere buoni rapporti con Eros Ramazzotti dopo la fine del loro matrimonio, cercando di mantenere il mondo che circondava Aurora sempre sereno.
«Anche nei momenti più difficili abbiamo cercato di andare oltre le regole dei giudici: per anni, anche dopo esserci divisi, abbiamo trascorso il Natale insieme, coinvolgendo i reciproci compagni. A un certo punto è stata nostra figlia Aurora a dirci che poteva bastare...».
«Dopo la separazione ho trascorso dei Natali tristissimi. La mattina del 25 chiamavo mio padre e lui piangeva. Il giudice mi ha chiesto con chi volevo stare: ho scelto la mamma ma il mio cuore era in frantumi. Per anni sono stata in lotta con lei: lavorava sempre, quando tornava era stanchissima. Non ha mai perso l' accento olandese, è una donna simpatica e molto forte: la chiamiamo il sergente». La separazione dei genitori è stato un trauma per lei, per questo motivo, ammette, di aver sempre cercato di mantenere buoni rapporti con Eros Ramazzotti dopo la fine del loro matrimonio, cercando di mantenere il mondo che circondava Aurora sempre sereno.
«Anche nei momenti più difficili abbiamo cercato di andare oltre le regole dei giudici: per anni, anche dopo esserci divisi, abbiamo trascorso il Natale insieme, coinvolgendo i reciproci compagni. A un certo punto è stata nostra figlia Aurora a dirci che poteva bastare...».
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