Amici - Parla la vulcanica giudice Loredana Bertè: "I ragazzi di Amici? Sono dei..." L'INTERVISTA COMPLETA QUI:


Loredana Bertè è un ciclone. E i concorrenti di Amici lo sanno bene. Niente peli sulla lingua, di certo non è una che le manda a dire. Giudice dell’11esima edizione del talent show condotto da Masria De Filippi su Canale 5, la cantautrice 64enne ha in cantiere tantissimi progetti per il futuro. Noi di Oggi l’abbiamo incontrata in esclusiva ed ecco cosa ci ha raccontato.
“FAI BENE A STRIGLIARLI” – “La gente – esordisce Loredana Bertè – quando mi incontra per strada, mi dice: “Brava Loredana, questi ragazzi sono un po’ cocchi de mamma, fai bene a strigliarli”. La cantante, giudice ad Amici, ha spiazzato tutti per la sincerità. Qualche esempio? A Luca Tudisca, concorrente con aspirazioni cantautoriali, ha detto: “Più noioso di te c’è solo il curling”. Al rapper Mattia Briga, colpevole di aver rivisitato Imagine con un rap incentrato sui migranti morti in mare, ha tuonato: “Stai sfruttando 900 morti, sei un paraculo”. Risultato? Tutti pazzi per la Bertè, la rivelazione televisiva del momento.
“ODIO STRAFOTTENZA E ARROGANZA” - Un album in preparazione, (uscirà prima di Natale e sarà prodotto da Fiorella Mannoia), riempie i teatri con il suo Bandabertè Tour. La Bertè è un vulcano di progetti per il futuro. E se le si chiede quali sono gli atteggiamenti che non tollera, spiega: “Mi infastidiscono la strafottenza e l’arroganza. Questi ragazzi a volte non si rendono conto della grande occasione che hanno. Guardo i pomeridiani e li vedo svogliati, stravaccati. C’è chi, come Briga, pensa di poter fare quello che vuole. Si è permesso di dire che Adriano Celentano è vecchio, gli fa schifo. Logico che io, che sono fan di Celentano da trent’anni, mi arrabbio”. Insomma, dei giovani concorrenti del talent show non salva praticamente nessuno. O quasi. “Salvo i Kolors. Un’esplosione di gioia, fanno tutto da soli, e parlano l’inglese meglio dell’italiano. Il loro è talento puro, che gli dici?”. E quando invece le si chiede di raccontare com’era lei agli esordi risponde: “Noi non pensavamo alla fama, speravamo solo di vivere di questo mestiere e facevamo qualunque cosa. Sa quante porte mi hanno sbattuto in faccia? Anche dopo anni di teatro, i Garinei e Giovannini ci vedevano come figli dei fiori, dei deficienti, insomma. Magari avessimo avuto un’occasione come Amici, avremmo fatto i dischi 15 anni prima...
“PREFERISCO LAVORARE CON LE DONNE”  - “Per me ascoltare musica è un incubo – racconta poi un po’ a sorpresa – Nel mio condominio vivono solo avvocati. Una volta stavo ascoltando Janis Joplin alle due del pomeriggio e mi hanno mandato la Polizia a casa. Ora vivo come un fantasma, guardo la tv con le cuffie. Sto cominciando a pensare che ho sbagliato casa”. E sulla sua esperienza ad Amici rivela che quando Maria De Filippi le ha proposto di fare il giudice non ha mai avuto dubbi: “Ho detto subito di sì. Dico quello che penso e se a qualcuno non va bene è un problema suo. E poi ho sempre visto Amici da casa. Maria è un genio, non le sfugge nulla, è una stakanovista”. Preferisce lavorare con le donne, Loredana, che poi dice: “Sto diventando amica della bambola assassina”. “Bambola assassina”, così la Bertè definisce Sabrina Ferilli: “La chiamo così perché è bella come una bambola, ma quando si incavola non ce n’è per nessuno”. Un momento felice, per la cantante: “È un periodo positivo, un po’ stressante perché faccio la pendolare tra Milano e Roma, ma il risultato ripaga della stanchezza”. Dei rimpianti però ci sono: “Quello di essere stata poco all’estero. A cantare, intendo. Il mondo l’ho girato, ma per registrare dischi o in vacanza. Ho avuto la fortuna di fare la madrina di Fiorucci per sette anni, inaugurando i suoi negozi nel mondo”. E in quell’occasione ha conosciuto Andy Warhol: “Mi chiamava Pasta Queen perché adorava i primi che gli cucinavo. Era gentile, girava con la macchina fotografica, poi gli si accendeva la lampadina e iniziava a dipingere”. Quindi una rivelazione: è in arrivo un libro sulla sua vita. “Lo sto scrivendo, dovrebbe uscire prima di Natale. Di cose da raccontare ne ho: i miei due matrimoni, i personaggi che ho incontrato, la tragedia di mia sorella (Mia Martini, ndr). Alla tragedia si sopravvive solo con l’ironia, la comicità. Infatti sarà un libro scritto con una penna alla Michele Serra, ironico, cattivo, vero. Un best seller. Voglio scriverlo io, prima di crepare”.

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