Vanessa Incontrada a 'Vanity Fair': «Mi hanno fatto soffrire, io non dimentico»


«Ero curiosa di vedere la reazione della gente, quando ci avrebbero visto di nuovo insieme». Vanessa Incontrada parla di Claudio Bisio come di un ex fidanzato con cui c’è stato un grande amore. Nella realtà l’amore c’è, e grande, ma è più forte di un legame sentimentale, per sua natura fragile. Sono stati sei anni insieme, sul palco di Zelig, e ancora oggi quel periodo «è un pezzo fondamentale della mia vita, dove ho imparato tutto», dice. 

Oggi Incontrada, che nel frattempo si è affermata come attrice di successo (Un’altra vita, l’ultima fiction dove era protagonista, ha fatto ascolti record su Raiuno), e Bisio sono tornati insieme in Tv con Italia’s Got Talent, format internazionale ideato da Simon Cowell che dopo cinque stagioni su Mediaset è approdato a Sky in una versione più fedele all’originale. Cambia il canale, cambiano anche i ruoli; la coppia non è più fianco a fianco sul palco: mentre Claudio è uno dei giudici (gli altri sono Luciana Littizzetto, Nina Zilli e Frank Matano), Vanessa è quella che intervista i concorrenti nel backstage prima dell’ingresso in scena. Almeno per le prime sette puntate; nelle ultime tre «live», tornerà a fare la conduttrice sul palco.
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Farebbe solo la mamma se potesse? 
«No, lavorare mi piace e non ci rinuncerei. Ci sono tante Vanesse dentro di me e questo mestiere mi permette di vivere tante vite. Nel 2015, per dire, mi vedrete in Tv nei panni difficili della moglie di un immigrato (Anna & Yusuf, miniserie di Cinzia Th Torrini su Raiuno, ndr) e al cinema in quelli di una donna che non riesce ad avere l’orgasmo (Tutte lo vogliono, commedia brillante con Enrico Brignano, ndr). Se non lavoro, però, non entro in ansia: mi piace immergermi nella vita normale, andare a prendere a scuola Isal, prendere il caffè con le altre mamme». 
Isal, che ha sei anni, sa che lavoro fa? 
«Come no, e credo sia orgoglioso quando i compagni gli dicono che mi hanno vista in Tv. Quando inizia un mio film, però, dopo poco se ne va». 
Pensa mai a dargli un fratellino?
«Lascio aperta questa possibilità ma ammetto di avere un po’ paura». 
Di tornare a immergersi in pannolini e pappe? 
«No. Di rivivere quello che ho vissuto durante la mia prima gravidanza. Non solo il fatto di essere stata male fisicamente, ma anche quell’attenzione mediatica morbosa. Per me è stato molto doloroso». 
Si riferisce al fatto che certi giornali «l’accusarono » di essere ingrassata troppo. Dopo l’analisi che ha fatto, non pensa di dover ridimensionare quei fatti? C’è sempre un prezzo da pagare per la popolarità. 
«Il trauma è rimasto. E la malinconia. Perché mi hanno rovinato un momento speciale che sognavo da quando ero ragazza. Sa che non ho più nemmeno una foto di quando ero incinta? Le ho eliminate tutte. E poi mi è rimasto un tarlo: perché se la sono presa con me? Perché non succede alle mie colleghe? Sono l’unica ad essere ingrassata in gravidanza?». 
Laura Pausini subì lo stesso trattamento, e non era nemmeno incinta, quando pubblicarono alcune foto in cui appariva ingrassata scrivendo che fosse in attesa. 
«È vero. Infatti lei è sempre stata molto protettiva nei miei confronti su questo tema, e quando se ne parla diventa furiosa. Però abbiamo un carattere diverso, lei riesce a vivere tutto con più leggerezza». 
Come mai invece non si è ancora sposata? Qualche anno fa si è pure battezzata. 
«Non l’ho fatto pensando al matrimonio ma perché ho voluto riavvicinarmi alla fede: tutti abbiamo bisogno di credere che ci sia qualcuno che ci protegge da lassù. Mi sono fatta battezzare da un amico di mia mamma che si è fatto prete da adulto, è stato un momento molto emozionante e vissuto in famiglia. Ho un grande sogno, quello di incontrare papa Francesco». 
Forse dovrebbe sposarsi, prima. 
«Non è nei miei programmi al momento». 
Se pensa a quando è arrivata in Italia, da ragazzina, ha realizzato tutti i suoi sogni? 
«Sì, sono stata fedele a quello che ho voluto: il lavoro, ma con il perno centrale della famiglia. L’unica cosa che mi dispiace è di aver perso un po’ il sorriso di allora, il sorriso che avevo dentro».
L'intervista completa sul numero 12 di Vanity Fair in edicola.

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