Luca Toni parla per la prima volta del figlio nato morto: “Quando il cuore di Mattia ha smesso di battere…”

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Sono passati tre anni. E sono arrivati altri due figli. Ma il dolore di quel bimbo nato morto, non si è spento, nel cuore di Luca Toni. Il calciatore parla per la prima volta della tragedia che nel 2012 aveva sconvolto la vita sua e della bellissima compagna Marta Cecchetto.
“UN TERREMOTO” - Il giocatore 37enne rompe il silenzio sul dramma che nel 2012 ha colpito lui e Marta. Il loro primogenito, che avrebbe dovuto chiamarsi Mattia, era nato morto. Un dolore infinito per entrambi: “Ci guardavano tutti senza avere il coraggio di parlare – dice Toni in un’intervista alla Gazzetta dello Sport – Quegli occhi me li ricorderò finchè campo”. “‘Proviamo a cambiare macchina, questa non funziona bene’ ci avevano appena detto. No: era il cuore di Mattia che non aveva più funzionato” dice l’attaccante del Verona. “‘Ha smesso di battere ieri’”, queste le parole che i medici hanno pronunciato e che hanno spento ogni speranza. Di quel momento, Luca racconta: “È stato un terremoto dentro molto più forte di quello che ci aveva fatto spostare la sede del parto da Modena a Torino”.
 
IL CORAGGIO DI MARTA, BIANCA E LEONARDO – Un dolore enorme, per Toni e la Cecchetto. Ed è stata proprio lei, Marta, a dare a lui la forza di rialzarsi: “Quello che mi ha insegnato nei giorni successivi non ha prezzo, lì ho capito davvero quanto è forte la donna con cui sto: ‘Mi sistemo e ne facciamo subito un altro’ mi ha detto, e tre mesi dopo era incinta di nuovo, alla faccia di quelli che ci vedevano come genitori testimonial dei bimbi mai nati”. “Se non fossimo così uguali nel destestare il piangersi addosso, se ci fossimo buttati giù, forse Bianca e Leonardo non sarebbero mai arrivati – aggiunge il calciatore – questo sì che possiamo insegnarlo”. Bianca e Leonardo, appunto. Lei è arrivata a giugno 2013, lui, a luglio 2014. Dopo il dolore per Mattia, una doppia gioia. E una coppia innamorata che ha coronato il sogno di una famiglia.


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