L'attore Alberto Gimignani, rientrato a Roma dagli States, dove si trovava per girare un film, è stato arrestato. Volto noto della tv, ha girato tantissime fiction, da "Distretto di Polizia" al "Commissario Rex" (nel suo curriculum anche pellicole cinematografiche come "Il partigiano Johnny" e "I ragazzi di via Panisperna"), si è dovuto presentare mercoledì 23 luglio al cospetto dei carabinieri della compagnia Roma Centro, nei suoi confronti, infatti, lo scorso 10 luglio era stata emessa un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per associazione a delinquere finalizzata alla commissione di furti, ricettazione e riciclaggio in relazione all'inchiesta su una banda di marocchini, romeni, cileni tunisini, algerini, colombiani dedita al furto di smartphone, che aveva portato a 13 arresti.
Gimignani, 53 anni, è sospettato di ricettazione e riciclaggio di telefonini rubati che avrebbe rivenduto dopo averli ripuliti. L'ordinanza non era sta eseguita perché l'attore si trovava negli Stati Uniti per girare un film. Se non fosse rientrato, rifiutandosi di tornare, sarebbe scattata la richiesta di arresto internazionale. Dai carabinieri è stato accompagnato dal suo avvocato e i militari lo hanno successivamente condotto nel carcere di Regina Coeli. L'organizzazione, detta la Banda degli iPhone, spediva ogni mese in Marocco e in Tunisia casse da 100 apparecchi ciascuna, con un guadagno di circa 60 mila euro. Le indagini sono partite dopo svariate denunce da parte di turisti italiani e stranieri che si trovavano a Roma, borseggiati in metropolitana e su gli autobus, in particolare il 40 e il 64, e anche di altre persone come un parlamentare e la figlia di un ambasciatore. Gimignani oltre che come attore è famoso per il suo attivismo nelle battaglie per la legalità. Un bel paradosso se si pensa che ora si trova dietro le sbarre con l'accusa di aver derubato e truffato molte persone.
Fonte: http://www.gossip.it/
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