L'ex compagna di Morgan, mamma della loro Lara, si confessa in esclusiva su Oggi. «Se ora sono serena è merito di mia madre», dice, «e di suo marito, che per me è come un padre. Lo è anche per Lara, che un padre vicino non ce l’ha»...
Jessica Mazzoli ha accettato di parlare con Oggi. E la chiacchierata è finita molto lontano. A parlare di X-Factor, dell’essere madre, degli occhi di Morgan. E di come si fa a non rimpiangere quello che tanto si desiderava e non si ha più.
Parla come una persona che ha passato momenti difficili
«Difficili? Gli ultimi mesi della mia gravidanza e i primi dopo il parto sono stati una catastrofe».
Come ne è uscita?
«Vede quella donna meravigliosa che dà la merenda a mia figlia? Se ora sono serena è merito di mia madre. E di suo marito, che per me è come un padre. Lo è anche per Lara, che un padre vicino non ce l’ha».
Morgan non viene a trovarla?
«Non ne voglio parlare».
Economicamente, almeno, è presente?
«Quelle cose le abbiamo messe a posto in Tribunale. Ma io voglio essere indipendente. Sto lavorando a un nuovo disco».
L’ha chiamata, dopo l’alluvione che ha devastato la Sardegna, per sapere se Lara stava bene?
«Non dico né sì né no».
Assomiglia più a un no. Eppure a X Factor hanno dedicato un lungo applauso alla Sardegna
«Sì, seguo la trasmissione».
Chi le piace di questa edizione?
«Adoro Gaia. E gli Ape Escape, per me sono i migliori».
Violetta no? È tra i favoriti.
«Ah sì? Io la trovo antipatica, ha una voce come tante. È solo molto carina. Infatti Marco (Morgan, ndr) le ha messo gli occhi addosso, come fa sempre».
Cosa intende?
«Ormai se le sceglie sempre più giovani. Se invece che a far conquiste pensasse alle situazioni che ha lasciato in sospeso… Ma Marco è un piacione, gli piace piacere».
Si dice che lei sia stata gelosa del fatto che lui abbia girato una puntata di X Factor con Asia Argento, la sua ex.
«E non dovevo esserlo? Mi scoppiava il fegato, per dirla tutta. Con Asia ha fatto pure un cd, quando stavamo ancora insieme. Senza dirmi nulla».
Come se lo spiega?
«Non lo spiego. Io so solo che Lara l’abbiamo voluta in due. E che all’inizio Marco mi amava».
È ancora arrabbiata con lui?
«Per nulla. Leggendo Il potere dell’intenzione di Wayne Dyer ho imparato a non rimpiangere quello che non c’è più. Mi concentro su quello che ho, è questo che mi dà la forza».
Cioè?
«Sono una mamma. Ho la mia bambina. E mi basta» (mentre parliamo, Lara si avvicina a noi, gattonando. «È bella, vero?», dice Jessica, sottovoce).
Molto. A chi assomiglia?
«A suo padre. Vede? Ha gli stessi occhi di Marco. La stessa luce».
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