Dopo 19 ore di lavoro, l'annuncio del completamento del raddrizzamento del relitto. Ma è solo il primo passo dell'impresa titanica
«L’operazione di rotazione si è conclusa». L’annuncio di Franco Gabrielli, capo della Protezione civile, arriva alle 4 del mattino. L’impresa che pareva impossibile, seguita in tutto il mondo con l’attenzione che merita un evento senza precedenti, si è conclusa. «È fatta - ha detto Gabrielli - la Concordia ormai è allineata». Applausi, abbracci, scene di gioia tra i tantissimi che hanno seguito da vicino il lavoro dei tecnici, degli ingegneri, degli uomini della Protezione civile che da lunedì mattina hanno risollevato la Costa Concordia e, insieme, anche l’immagine di un Paese che era naufragata insieme alla nave sugli scogli del Giglio. Qualcuno si è commosso fino alle lacrime, come il sindaco dell’isola, mentre nel porto e a largo suonavano in segno di festa le sirene delle navi.
VERTICALE - Adesso la Concordia, ruotata di 65 gradi, si trova in posizione verticale e poggia sulle piattaforme create ad hoc a formare un fondale artificiale a circa 30 metri di profondità. A questo punto può pensare a studiare le fasi successive, montando i cassoni per farla galleggiare, ma soltanto dopo aver valutato i danni. «Si tratta di un primo step importantissimo - ci tengono a sottolineare i tecnici -ma c'è ancora tanto lavoro» dato che il relitto va spostato. Insomma, il primo progetto si è concluso con successo, meglio di così non poteva andare, concordano gli esperti. «Ora mi vado a fare una birra e poi a dormire» ha detto Nick Sloan, il direttore delle operazioni di rotazione della Concordia, tornando sulla terra ferma dopo aver lasciato la control room in mare.
VERTICALE - Adesso la Concordia, ruotata di 65 gradi, si trova in posizione verticale e poggia sulle piattaforme create ad hoc a formare un fondale artificiale a circa 30 metri di profondità. A questo punto può pensare a studiare le fasi successive, montando i cassoni per farla galleggiare, ma soltanto dopo aver valutato i danni. «Si tratta di un primo step importantissimo - ci tengono a sottolineare i tecnici -ma c'è ancora tanto lavoro» dato che il relitto va spostato. Insomma, il primo progetto si è concluso con successo, meglio di così non poteva andare, concordano gli esperti. «Ora mi vado a fare una birra e poi a dormire» ha detto Nick Sloan, il direttore delle operazioni di rotazione della Concordia, tornando sulla terra ferma dopo aver lasciato la control room in mare.
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