La showgirl in esclusiva a Vanity Fair: «Sono orgogliosa di mostrare il mio corpo che cambia»
«Avrei voluto sposarmi prima della nascita della bambina. Fare un break nella gravidanza, con una festa di famiglia». Sì, Michelle Hunziker va a nozze: con Tomaso Trussardi che l’ha chiesta in moglie, con una vera di brillanti e mettendosi in ginocchio, dopo 18 mesi di relazione. Sì, Michelle Hunziker aspetta – da 28 settimane – una femmina: lo ha scoperto all’ultima ecografia, quando non ha resistito alla curiosità e ha voluto sbirciare. Sì, Michelle Hunziker ha deciso di posare con il pancione. «Per raccontare questo momento speciale della mia vita, per l’orgoglio di mostrare il mio corpo che cambia, perché diciassette anni dopo sono di nuovo mamma, e ho al fianco un uomo pieno di amore per me».
Montecarlo, terrazza di un ristorante all’ultimo piano di un hotel con vista sul Principato. Quando Michelle arriva mi sembra più ragazza del solito. Visibilmente incinta, in grandissima forma. Puntati addosso, gli occhi degli uomini. E i teleobiettivi dei paparazzi che l'indomani ruberanno dal nostro set un'immagine, sfocata imitazione della sua bellezza.
Sul serio voleva sposarsi con il pancione?
«Ci ho pensato. Ma sarebbe stato troppo frenetico. Ho preferito assecondare i tempi naturali della nostra storia. Del resto, è stato così anche per il concepimento. Fin dall’inizio Tomaso aveva un forte desiderio di paternità, e questa sua determinazione per me era già una grande prova d’amore. Anche perché volevo la stessa cosa».
«Certo che è vera. Mi ha fatto piangere: mi è venuto il solito naso largo e rosso. Avevamo una serata di lavoro, ha aspettato che finissi di truccarmi e poi mi ha fatto colare tutto con la proposta. Noi donne facciamo le dure, ma in quei momenti va tutto all’aria».
Quando vi sposate, allora?
«Non c’è una data, ma sarà presto».
È stata una gravidanza cercata?
«Ho un forte istinto materno, il desiderio di altri figli non l’ho mai taciuto, e Tomaso è l’uomo giusto. Ma, con il mio lavoro, se programmi di fare un figlio forse non lo farai mai. Ci sono i contratti da rispettare, ritagliarsi una pausa apposta è difficile. Ho lasciato fare alla natura. Certo non mi aspettavo di rimanere incinta così in fretta. Mi piace pensare che la bimba sia stata concepita a Palermo il 24 gennaio, giorno del mio compleanno. Quando l’ha saputo, Tomaso ha fatto una risata infinita».
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