A due anni dall'ultimo album, il vincitore di Sanremo torna con "#prontoacorrere": quindici inediti registrati tra Milano e Los Angeles e scritti - fra gli altri - da Gianna Nannini, Cesare Cremonini, Ivano Fossati e Mark Owen. Con un titolo pensato per i tantissimi fan che ogni giorno lo celebrano sui social network
"Chiedo scusa, sono ancora un re". Marco Mengoni risponde così a chi lo snobba (è uno dei bersagli privilegiati quando si anima il dibattito sulla qualità degli artisti usciti dai talent show), si dice pronto al cambiamento e si riscopre più concreto mentre presenta il suo nuovo album, #prontoacorrere, con tanto di hashtag in onore delle migliaia di fan che lo seguono su Twitter. E gioca con le parole, citando il titolo del suo primo lavoro, Re matto, che lo incoronò una star dopo il successo a X Factor. "Prediligo i rapporti non dietro uno schermo - dice - mi piace guardare la gente negli occhi e sentirne l'odore, ma internet è il futuro e ringrazio le mie fan per tutto quello che hanno fatto e che continuano a fare". Soprattutto dopo il successo - ha vinto lui - all'ultimo Sanremo, edizione numero 63, la prima dell'èra Twitter, il suo nome sempre in testa fra gli hashtag durante tutta la settimana festivaliera.
Un nuovo inizio quello di Marco, "potete parlare di resurrezione - scherza - visto che sono nato il 25 dicembre". Ora, dopo Sanremo, è pronto a presentare L'essenziale (il brano portato in gara) anche all'Eurofestival. Una sorta di manifesto del rinnovamento che ha coinvolto un artista trasformista e in continua crescita. Via quindi i glitter e il trucco? "Diciamo che ricerco il nucleo, la semplicità, l'essenziale appunto, anche se l'essenziale di Mengoni è comunque tanta roba".
Il nuovo corso ha coinvolto anche i suoi collaboratori, "ora ho un nuovo produttore, Michele Canova, e nuovi autori, ho mantenuto solo la casa discografica, la Sony". A due anni dall'ultimo album, l'artista torna quindi con 15 brani inediti registrati tra Milano e Los Angeles e scritti da colleghi del calibro di Gianna Nannini (per Bellissimo, l'altro brano portato a Sanremo), Cesare Cremonini che ha firmato La valle dei re e Ivano Fossati che ha scritto Spari nel deserto. Ma anche Mark Owen (Take That) che insieme a Marco ha scritto la title list Prontoacorrere.
Le canzoni vanno dalle ballad più classiche a un mood più soul black, come per Un'altra botta e Spari nel deserto, a quello più elettronico di Non me ne accorgo o Prontoacorrere. Per il debutto e la presentazione dell'album, Mengoni ha scelto l'Accademia delle Belle Arti di Brera a Milano, un luogo che per l'artista di Ronciglione ha un significato particvolare: "Vengo dall'Istituto d'arte, qui ci sono ragazzi che presentano delle opere e a loro verranno date delle borse di studio. E poi, spiega anche come scrivo le canzoni. Prima disegno lo storyboard e, quando la storia ha un senso, scrivo le parole e lo metto in musica. È bellissimo perché alla fine ho la casa ricoperta di disegni".
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