Condanna definitiva a 5 anni per Corona: irreperibile


Ammonta a cinque anni di reclusione la condanna appena confermata dalla Cassazione per Fabrizio Corona. L'ex paparazzo dovrà inoltre pagare mille euro di multa. La motivazione è la richiesta al calciatore ex Juventus David Trezeguet della somma di 25 mila euro per non pubblicare delle foto che lo ritraevano.



Una decisione, quella della condanna che è il risultato del rigetto, da parte Seconda sezione penale della Suprema Corte, del ricorso presentato dai legali di Corona contro la condanna emessa dalla Corte d'Appello di Torino il 16 gennaio 2012. In primo grado la pena per Corona era stata più mite: il Tribunale di Torino, il 12 marzo 2010, gli aveva inflitto 3 anni e 4 mesi di reclusione. 

La condanna definitiva nei confronti di Fabrizio Corona non è la sola. Un'altra condanna definitiva, questa volta di 1 anno e 5 mesi, per Corona era già arrivata nell'ottobre 2012 da parte della Suprema Corte per i ricatti ai danni dei giocatori Adriano e Francesco Coco.

La vicenda giudiziaria, prima di passare per competenza dalla magistratura di Torino, era venuta a galla nell'ambito dell'inchiesta del pm John Woodcock all'interno dell'inchiesta «Vallettopoli».

Ezio Audisio, legale dell'attaccante franco-argentino David Trezeguet, ha intanto annunciato che Corona e il suo cliente hanno «trovato un accordo transattivo e siamo stati completamente risarciti in prossimità dell'udienza della Cassazione. Per questa ragione non ci siamo costituiti parte civile nel terzo grado di giudizio».
Non si sa però a quanto ammonti esattamente la cifra corrisposta dal fotografo al calciatore.

Soprattutto Corona non si trova, nonostante l'ordine di arresto disposto dal pg Vittorio Corsi (il cumulo di pene definitive ora a ben superiore ai tre anni della condizionale o comunque per le pene alternative). Di lui però non c'è traccia, nonostante la Digos lo stia cercando a Milano per eseguire la richesta di carcerazione di Torino. Le ultime tracce lo vogliono avvistato, nel pomeriggio di oggi, venerdì 18 gennaio, in una palestra nel centro.

Commenti