Se c'era una concorrente della sesta edizione di X-Factor in grado di
insidiare il fenomeno Chiara, questa era Nice. Vent'anni, notevoli
mezzi tecnici, anima rock. Adesso non c'è più: a sorpresa è stata
eliminata dal voto del pubblico insieme con la compagna di categoria
Yendri.
Una puntata sfortunata, quella andata in onda ieri sera su Sky Uno, per le Under donna e per il loro giudice di riferimento Elio, le cui rischiose scelte musicali hanno avuto l'effetto di indebolire la sua squadra, privandola addirittura del «cavallo» migliore.
Una puntata sfortunata, quella andata in onda ieri sera su Sky Uno, per le Under donna e per il loro giudice di riferimento Elio, le cui rischiose scelte musicali hanno avuto l'effetto di indebolire la sua squadra, privandola addirittura del «cavallo» migliore.
Colpa pure della formula eliminatoria adottata per la serata: unica
manche per selezionare una terna di nomi in ballottaggio. Dei tre, uno
veniva eliminato dal pubblico, un altro dai giudici, il terzo si
salvava. La prima a uscire è stata Yendri che pure, microfono in mano,
s'era distinta: in versione blaxploitation aveva rovesciato groove a
secchiate sul pubblico eseguendo «Tightorpe» di Janel Monáe. Roba da
Studio 54 prima maniera. Ha pagato l'attacco non proprio intonatissimo.
Al ballottaggio incontra Daniele, l'Under uomo che si era speso in un
omaggio all'ultimo 007: la «Skyfall» portata al successo da Adele,
arrangiata come fosse «Show must go on» dei Queen.
Tra le sue migliori esibizioni di sempre, ma il pubblico televotante
non gradisce più di tanto. Nice si ritrova invece al ballottaggio a
causa di un incredibile scivolone. Elio le affida «Starlight», cavallo
di battaglia dei Muse. Brano che non sentiva nelle sue corde e,
purtroppo per lei, aveva ragione: interpretazione imprecisa e
approssimativa, decisamente al di sotto delle sue potenzialità.
Daniele salva la pelle
Nel girone infernale Yendri parte con «What the world needs now» dal repertorio del sommo Burt Bacharach. Scelta di grande classe, onorata da degna interpretazione. Daniele è lo stesso dei casting: fa esplodere il suo graffiato nel cavallo di battaglia «I don't wanna miss a thing» degli Aerosmith. Torna a essere il Behrami con la voce di Rod Stewart. Nice, con «Cry baby» di Janis Joplin, prova a scrollarsi di dosso tutti gli accidenti di una serata da dimenticare. Portentosa, tant'è vero che il pubblico fa fuori Yendri e così, per l'ultimo spareggio - quello affidato al verdetto dei giudici - si passa all'esibizione a cappella.
Nel girone infernale Yendri parte con «What the world needs now» dal repertorio del sommo Burt Bacharach. Scelta di grande classe, onorata da degna interpretazione. Daniele è lo stesso dei casting: fa esplodere il suo graffiato nel cavallo di battaglia «I don't wanna miss a thing» degli Aerosmith. Torna a essere il Behrami con la voce di Rod Stewart. Nice, con «Cry baby» di Janis Joplin, prova a scrollarsi di dosso tutti gli accidenti di una serata da dimenticare. Portentosa, tant'è vero che il pubblico fa fuori Yendri e così, per l'ultimo spareggio - quello affidato al verdetto dei giudici - si passa all'esibizione a cappella.
Daniele esegue «Ogni mio istante», Nice «Amore che vieni, amore che
vai». In mezzo ci sta tutta la distanza che separa la musica leggera dei
Negramaro dall'arte di Fabrizio De André. Ci si aspetterebbe il trionfo
della migliore canzone e del migliore interprete, eppure i giudici si
dividono, Morgan accorda il suo sostegno a Daniele chiamando il tilt, il
pubblico televotante si vede attribuire l'ultima parola e a sorpresa sc
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