L'autunno scorso, quando il nostro sito svelò per primo il loro flirt, lui aveva già deciso: «Questa è la donna giusta per me». Ora le cose si fanno serie. E Vanity Fair dedica la copertina alla storia della coppia
Kevin-Prince Boateng, centrocampista del Milan e la showgirl Melissa Satta raccontano il loro amore e la decisione di sposarsi a Vanity Fair, che dedica loro la copertina in edicola dal 12 settembre. «Ci siamo conosciuti un anno fa, durante la settimana della moda di Milano. Dopo la separazione da mia moglie, pensavo che avrei avuto un periodo di pausa. Amici, qualche serata, insomma viaggiare leggero, senza impegni» dice Kevin «Invece ci hanno presentato e sono partito all’attacco. Così è iniziato un lungo e impegnativo corteggiamento».
Perché «impegnativo»?
«Perché lei faceva la difficile. La invitavo fuori, rispondeva no grazie».
Non si è stufato? Le ammiratrici non le mancano.
«Al contrario. Dopo due settimane ero perso, pensavo solo: questa è la donna giusta per me. Con lei volevo già tutto: fidanzamento, matrimonio e famiglia».
Melissa, come mai lei era più prudente?
«Perché ero rimasta scottata. Non avevo voglia di alimentare il gossip. Ero tornata a lavorare, volevo stare tranquilla. Ecco perché, con Kevin, mi sono presa i tempi giusti».
Che cosa le ha fatto cambiare idea?
«Siamo tutti a caccia di emozioni. Provi a controllarti, a mettere dei paletti, ma quando senti che può accadere qualcosa di bello, ti arrendi. Mi piace pensare
che le cicatrici non facciano smettere di sognare»
Quando ha ricevuto l’anello? (un diamante da 1,8 carati, ndr)
«A luglio, prima di partire per il ritiro, Kevin aveva un paio di giorni liberi, così sono tornata a casa dalla Sardegna. Mi ha detto che dovevamo parlare, perché non ci saremmo visti per un po’. E invece, per la prima volta mi sono trovata davanti un anello. Accompagnato da intenzioni serie».
Come ha reagito?
«Paura, emozione, vuoto allo stomaco. Non mi aspettavo una cosa così: ho avuto uno scoppio di felicità al rallentatore».
Kevin, non avrà troppa fretta?
«Sono sicuro dei miei sentimenti, e attraverso questo anello ho voluto capire se Melissa era in sintonia con me. Non voglio perdere tempo, per me la nostra non può essere una relazione leggera. Quindi l’ho messa davanti a una scelta: se vuoi stare con me dobbiamo fare sul serio. È un anello che vuol dire famiglia. Non l’ho ancora convinta ad avere presto un figlio, ma troverò gli argomenti giusti».
A quando le nozze Melissa?
«La promessa c’è. Ma non ho fretta, non sono di quelle che sognano da sempre il vestitone bianco. Aspettiamo momenti più tranquilli: magari la prossima estate».
Un tedesco di origine ghanese sposa una sarda nata a Boston. Un bel mix o una potenziale complicazione?
«Nel mescolamento delle culture io vedo solo opportunità di crescita.Del resto, non lasceremo certo che l’opinione degli altri influenzi le nostre scelte di vita. E poi certi razzismi sono superati».
Kevin vorrebbe un bambino da lei, ma ha anche un figlio di 4 anni, Jermaine, in Germania. Non lo vede spesso e a Vanity Fair, l’anno scorso, ha raccontato la sua sofferenza. Le pesa la situazione? «Gli ho subito detto che le porte della nostra casa sono sempre aperte per suo figlio. La famiglia si può solo allargare, mai restringere».
Si sente pronta per diventare mamma?
«Kevin sta facendo pressione. Non fatico certo a pensarmi madre, ma non rinuncerei mai all’indipendenza che il lavoro mi dà. E mi chiedo se, in questo momento, riuscirei a conciliare al meglio le due cose. Mi frena solo questo dubbio. E così, mentre aspetto qualche novità dalla Tv, preferisco pensarci un po’».
Kevin, le pesa che Melissa abbia avuto una lunga relazione con un altro campione come Bobo Vieri?
«No. Mi interessa che ora stia bene con me».
Che cosa pensa del fatto che Inter e Telecom siano stati condannati per «spionaggio» e debbano risarcire Vieri con un milione di euro?
«Per un grande club un giocatore è un investimento delicato, deve rendere. È normale che si facciano pressioni, che si impongano regole, anche di comportamento. Ma esistono dei limiti di privacy da rispettare: oltre, non ci sono giustificazioni».
Quando ha ricevuto l’anello? (un diamante da 1,8 carati, ndr)
«A luglio, prima di partire per il ritiro, Kevin aveva un paio di giorni liberi, così sono tornata a casa dalla Sardegna. Mi ha detto che dovevamo parlare, perché non ci saremmo visti per un po’. E invece, per la prima volta mi sono trovata davanti un anello. Accompagnato da intenzioni serie».
Come ha reagito?
«Paura, emozione, vuoto allo stomaco. Non mi aspettavo una cosa così: ho avuto uno scoppio di felicità al rallentatore».
Kevin, non avrà troppa fretta?
«Sono sicuro dei miei sentimenti, e attraverso questo anello ho voluto capire se Melissa era in sintonia con me. Non voglio perdere tempo, per me la nostra non può essere una relazione leggera. Quindi l’ho messa davanti a una scelta: se vuoi stare con me dobbiamo fare sul serio. È un anello che vuol dire famiglia. Non l’ho ancora convinta ad avere presto un figlio, ma troverò gli argomenti giusti».
A quando le nozze Melissa?
«La promessa c’è. Ma non ho fretta, non sono di quelle che sognano da sempre il vestitone bianco. Aspettiamo momenti più tranquilli: magari la prossima estate».
Un tedesco di origine ghanese sposa una sarda nata a Boston. Un bel mix o una potenziale complicazione?
«Nel mescolamento delle culture io vedo solo opportunità di crescita.Del resto, non lasceremo certo che l’opinione degli altri influenzi le nostre scelte di vita. E poi certi razzismi sono superati».
Kevin vorrebbe un bambino da lei, ma ha anche un figlio di 4 anni, Jermaine, in Germania. Non lo vede spesso e a Vanity Fair, l’anno scorso, ha raccontato la sua sofferenza. Le pesa la situazione? «Gli ho subito detto che le porte della nostra casa sono sempre aperte per suo figlio. La famiglia si può solo allargare, mai restringere».
Si sente pronta per diventare mamma?
«Kevin sta facendo pressione. Non fatico certo a pensarmi madre, ma non rinuncerei mai all’indipendenza che il lavoro mi dà. E mi chiedo se, in questo momento, riuscirei a conciliare al meglio le due cose. Mi frena solo questo dubbio. E così, mentre aspetto qualche novità dalla Tv, preferisco pensarci un po’».
Kevin, le pesa che Melissa abbia avuto una lunga relazione con un altro campione come Bobo Vieri?
«No. Mi interessa che ora stia bene con me».
Che cosa pensa del fatto che Inter e Telecom siano stati condannati per «spionaggio» e debbano risarcire Vieri con un milione di euro?
«Per un grande club un giocatore è un investimento delicato, deve rendere. È normale che si facciano pressioni, che si impongano regole, anche di comportamento. Ma esistono dei limiti di privacy da rispettare: oltre, non ci sono giustificazioni».
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