Il passato è passato. E il capitolo Dawson's Creek deve restare come è stato lasciato: chiuso. Non aveva lasciato spazio a obiezioni, Tom Cruise, quando circa un anno fa vietò a Katie Holmes di lavorare per un sequel della serie tv che l'aveva resa famosa a vent'anni.
Secondo il settimanale americano Us Weekly, Cruise si oppose in maniera categorica alla riunione del gruppo. Da tempo i produttori cercavano di convincere Holmes a firmare un contratto e a girare insieme a James Van Der Beek, Joushua Jackson e Michelle Williams un Dawson's Creek dieci anni dopo. Katie Holmes, in un'intervista al talk show Good Morning America a novembre del 2011, non escludeva di poter tornare presto nei panni della dolce Joey Potter: «Sarebbe bello», diceva, «è stato così divertente girare quella serie e c'è un forte sentimento di affetto che mi lega agli altri ragazzi del cast. Ho dei ricordi bellissimi di quel periodo. Eravamo un grande gruppo».
Un entusiasmo che il marito, Tom Cruise, non condivideva affatto.
Quando Tom Cruise disse a Katie Holmes: «Dawson's Creek non lo puoi rifare» (Qui l'attrice in una foto di scena con James Van Der Beek)
proposta di Holmes l'attore abbia risposto un secco “no”, giustificando il veto con un: «Tornare indietro sarebbe una cattiva scelta». Forse la serie tv non era abbastanza per Cruise, ma a Katie Holmes non importava. Sempre secondo Us Weekly, Holmes avrebbe voluto partecipare al seguito di Dawson's Creek per tornare a divertirsi e, soprattutto, per ricostruire il legame con i suoi fan.
Da Vanity Fair
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