Max Pezzali: "Possibile una reunion degli 883"

Sono passati 20 anni dal primo album degli 883 e il 12 giugno esce "Hanno ucciso l'uomo ragno 2012". Le canzoni dell'album sono state reinterpretate dai più importanti rapper italiani insieme a Max Pezzali. Un solo inedito "Sempre Noi" con l'amico J-Ax e sul set del video è ricomparso Mauro Repetto. "Con Mauro ci siamo ritrovati lo scorso anno - racconta Max a Tgcom24 -. Faremo un viaggio assieme. Una reunion? Possibile ma non ora...".

Dunque Pezzali ha chiamato a sé, grazie all'intervento di Don Joe dei Club Dogo e di Pierpaolo Peroni, alcuni dei rapper più famosi della scena italiana: dal nuovo fenomeno Emis Killa ("Te la tiri") a Entics ("Non me la menare") da Dargen D'Amico ("Hanno ucciso l'uomo ragno") ai Two Fingerz ("6/1/Sfigato").

Come mai tutti questi rapper?
L'idea è nata per caso agli scorsi Mtv Days quando, chiacchierando con i Club Dogo, mi sono accorto che conoscevano gran parte delle mie canzoni. "Sono cresciuto con questa..." oppure "Mi piaceva molto quell'altra" mi dicevano . Insomma era chiaro che per una generazione di ragazzi quelle canzoni, quell'album avevano un valore che io non conoscevo. Poi ho stima del rap perchè racconta il mondo dei giovani così com'è realmente.

Qual era il punto di forza di "Hanno ucciso l'uomo ragno"?
Cantavo le paure, le ansie del rapporto con l'altro sesso, il senso di esclusione di chi come me veniva da una città di provincia e si ritrovava catapultato in una metropoli. Erano altri tempi e oggi queste canzoni suonano con un filo di ottimismo.



Come sei riuscito a convincere Mauro Repetto a tornare con te sul set del video "Sempre noi"?

Ci siamo rivisti nel 2011 durante Halloween a Disneyland Paris, lui lavorava lì. Un mio amico aveva il suo numero di cellulare e l'ho chiamato. Era il momento giusto per farlo a coronamento e chiusura, forse, di un percorso. La cosa strana è che c'erano lui e J-Ax con cui ho un grande feeling artistico ed è una delle pochissime persone di questo ambiente che frequento anche nella vita privata.

Con Mauro pensate di riformare gli 883?
Per lui è ancora un argomento spinoso. Ci sono certe cose non risolte. E' andato via forse perché impaurito, dalla giovane età, dal gioco che inizialmente era bello ma che piano piano stava diventando sempre più grande. Comprensibilissimo. Io e lui avevamo delle idee che sviluppavamo per le canzoni ma sul palco non si vedeva questa sinergia pratica. Era la mia spalla e non avrei mai potuto cacciarlo via. Ma aveva già deciso così. Comunque ritengo sia possibile che gli 883 tornino ma non in questo momento. Con Mauro c'è un feeling pazzesco e stiamo anche progettando un viaggio questa estate con le nostre compagne e figli.

Perché gli 883 oggi sono ancora amatissimi?
E' stata una semina positiva ed è bello scoprire ad ogni concerto quanto siano rimaste scolpite nella memoria delle persone certe canzoni. Sono sempre stato onesto con me stesso e col pubblico. Mi sono sempre divertito più all'ombra che sotto le luci dei riflettori.

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