Marco Mengoni: «Non prego nemmeno il Signore, figuriamoci Morgan»

Il cantante si racconta alla presentazione del film d'animazione "Lorax-Il Guardiano della Foresta", dove presta la voce al cattivo

Nel film Lorax – Il guardiano della foresta, tratto dal libro per bambini del Dr. Seuss (già autore del Grinch e di Ortone e il mondo dei Chi), Marco Mengoni presta la voce al cattivo Onceler, un magnate senza scrupoli. È la prima volta che il cantante entra in uno studio di registrazione per doppiare il personaggio di un film d’animazione, e non per cantare. E si è gettato «come un pesce» in questa nuova avventura: «Mi piace mettermi alla prova, percorrere strade difficili, e poi si tratta di un modo diverso di usare la voce. Lo rifarei».
Onceler distrugge gli equilibri della natura per puri scopi economici: «Mi ha incuriosito questo personaggio scorretto ma sensibile, distruttore di ciò che lo circonda e allo stesso tempo salvatore, mi assomiglia un po’, mi piace autodistruggermi per poi risorgere, stare da solo a pensare e ripensare alle critiche». Mengoni è esploso nel 2009 vincendo X-Factor, dopodiché sono seguiti due album di grande successo.
Ora sta vivendo una nuova fase, ha appena terminato un tour nei teatri, e a fine giugno a Torino calcherà il palco degli Mtv Days.
Che genere di film ti piace?
«Sono onnivoro».
Avrai dei registi preferiti.
«Almodovar e Tarantino».
Ti senti un po’  Tarantiniano?
«Mi vorrei sentire tarantiniano, adoro quelle scene dei suoi film che sembrano slegate una all’altra e che invece alla fine si rivelano tutte coerenti».
Ti piacerebbe recitare?
«Perché no, magari in un film fantasy».
Come David Bowie in Labyrinth?
«Non volevo dirlo…».
Oltre al personaggio di Onceler cosa ti ha convinto di Lorax?
“Rispecchia questa società mentalmente chiusa che dovrebbe aprirsi di più ai giovani, sento però che ci sono dei cambiamenti in atto”.
Ti senti un precario?
“Il mio è un lavoro precario per antonomasia, sono tornato a vivere con i miei genitori, l’arrivo di Monti mi ha messo paura, mi sono anche comperato una Smart perché consuma poco”.
Qualche anno fa ti definivi un “Re matto”, oggi?
“Oggi mi sento meno re, ma più folle, come diceva Steve Jobs: “Sii affamato e folle”.

C'è qualcosa del mondo della musica che ti ha deluso?
«La musica è più bella vista dall’esterno che dall’interno».
Accetterebbe di diventare giudice a X-Factor?
«No, non sono in grado di giudicare, non mi sento ancora a un livello artistico tale».
Ha fatto pace con Morgan?
«No, non accadrà finché Morgan non farà pace con se stesso, ci ho provato in tutti i modi, e non ho intenzione di pregarlo, non prego il Signore figuriamoci Morgan».
Cosa prevede nel  prossimo futuro? 
«Spero di iniziare presto a incidere il nuovo album, voglio sprigionare tutte le emozioni che ho vissuto in questi concerti a teatro».
Prevede anche di diventare padre un giorno?
«Sì, e farò vedere ai miei figli Lorax».

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