Stress è una parolina che da anni si è insediata stabilmente nelle nostre vite in perenne rincorsa non si sa bene di cosa. Ora si è conquistata anche un posto nella ribalta televisiva, visto che è lei, la solita parolina, a nascondersi dietro il clamoroso forfait di Claudio Amendola a «Le iene», dopo appena una puntata da neoconduttore al fianco di Ilary Blasi ed Enrico Brignano. Naturalmente in questi casi la dietrologia è scontata e così, vista l’incredulità che la notizia ha suscitato, niente di meglio che sentire il diretto interessato. La voce dall’altro capo del filo stavolta è un po’ rauca ma cosparsa della solita ironia.
Allora Amendola, che succede?
«Ho avuto un crollo psicofisico. Purtroppo ho preso questo impegno con “Le iene” sapendo che era un rischio, visto che si andava a sommare a tanti altri impegni preesistenti».
Quali?
«Sto finendo di girare “I Cesaroni” e contemporaneamente sono sul set del film di Marco Risi “Cha cha cha”, dove ho una parte. Infine, sto preparando il mio primo film da regista, le cui riprese inizieranno in autunno. Vista la situazione, l’unica cosa che potevo lasciare, a malincuore, erano proprio “Le iene” che tra l’altro comportano anche un viaggio settimanale a Milano».
Da cosa è nata questa decisione?
«Erano giorni che mi sentivo strano. Palpitazioni, sudori freddi, stanchezza. Tutte cose a me sconosciute, visto che l’ultimo medico che ho visto era un pediatra. Poi, sono svenuto. Ho perso i sensi e ho capito che a 50 anni sono diventato umano pure io. Infine c’è stato proprio un crollo delle difese immunitarie, con tanto di raffreddore e febbre».
Che cosa le hanno detto i medici?
«Che devo cominciare a fare i conti con l’età e di riposarmi per alcune settimane, nelle quali comunque devo portare a termine le riprese».
A «Le iene» non la sostituiranno: la aspettano.
«Apprezzo moltissimo il gesto e spero proprio di poter ritornare per le ultime puntate di questa stagione».
Che cosa risponde a chi ha voluto vedere dietro il suo forfait qualche dissapore ?
«Rispondo che l’ambiente che si respira a “Le iene” è molto sereno. Proprio come me l’avevano descritto i miei amici Luca Argentero e Alessandro Gassman».
Che, però, hanno lasciato la conduzione prima del tempo, come lei.
«Vero, ma Luca aveva il film con Risi, Alessandro il suo primo film da regista. Pensar male è pretestuoso».
di Cinzia Marongiu per TV Sorrisi e Canzoni
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