Antonino Spadaccino intervistato da Vanityfair: «Ho vinto Amici nell'anno sbagliato, le big piu' forti sono Emma e Alessandra»

«Mi vedevo le porte chiuse in faccia, nessuna intervista, passaggi in radio e in Tv neanche a parlarne. Eppure ero nella top ten dei dischi più venduti in Italia».

Nel 2005 Antonino Spadaccino vinceva Amici. Aveva 22 anni ed era arrivato da Foggia con un sogno, quello di fare il cantante. Il podio se l'era sudato, perché, per conquistarlo, serviva essere primi in tutte le categorie (non solo nella propria, come nelle edizioni successive). Ma doveva ancora arrivare Marco Carta, che nel 2009 ha spalancato le porte di Sanremo a «quelli dei talent». «C’era un gran pregiudizio nei nostri confronti», spiega Antonino.

In questi quattro anni, non ha abbandonato la musica, ma «in Italia non si muoveva niente e stavo per trasferirmi a Londra». Poi, qualcosa si è mosso. Sono arrivate la possibilità di un nuovo disco, Libera quest’anima (anticipato dal singolo Ritornerà),e la proposta di partecipare al serale di Amici (partito sabato 31 marzo).

«Ho pensato: “Riproviamoci, sono pronto a giocarmi tutte le carte possibili”».

Così, è tornato sul palco di Maria De Filippi nella categoria dei «Big», accanto a quei colleghi che hanno avuto più fortuna di lui, da Alessandra Amoroso a Emma Marrone, da Marco Carta a Valerio Scanu.

Ansia da prestazione?
«Quella c’è. Ma Amici è un’ottima vetrina per il mio album. E non la prendo come una gara, certo gli altri hanno venduto tantissimo, hanno un percorso più fresco, e tanti fan attivi. Già esserci, per me va bene».

Non si butti giù così.
«È un dato di fatto. Loro hanno tantissimi fan rispetto a me. Già aver passato la prima puntata è una vittoria. Mi aspettavo di uscire sabato. Ma ora che siamo lì, si combatte».

Com’è andata la prima serata?
«Ero molto emozionato, Maria continuava a dirmi: “Adesso sviene, adesso sviene”. Poi, finita l’esibizione, mi ha abbracciato e mi ha detto “Hai visto che ce l’hai fatta?”».

Secondo lei chi sono i big più forti?
«Emma (Marrone, ndr) e Alessandra (Amoroso, ndr)».

Il suo album contiene una canzone scritta da Emma, vero?
«Sì, un giorno me l’ha fatta ascoltare e mi ha detto: “Devi cantarla, solo tu la puoi rendere al massimo"».

È anche una buona pubblicità, lo sa.
«Macché. Io ed Emma abitiamo uno di fronte all’altro e andiamo a fare la spesa insieme, per me è la sorella che non ho mai avuto».

Che cosa ha pensato quando Marco Carta ha vinto Sanremo?
«Che avevo sbagliato anno per vincere Amici».

Come se lo spiega il suo successo?
«La sua storia familiare ha conquistato subito le fan. Poi contano le canzoni giuste».

È arrivata l'ora di riscattarsi?
«Sì, questa è l’occasione per farmi risentire da tutti. E i risultati già si vedono: la pagina su Facebook sta esplodendo, e il singolo Ritornerà è già in classifica. L'ho detto: sono pronto a giocarmi tutte le carte».

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