ANTONELLA ELIA A DM: “DITEMI CHE SONO PAZZA MA NON CHE HO DATO SCHIAFFI O SPINTONI, E’ UNA CALUNNIA”

Il suo sbarco sull’Isola dei Famosi 9 è stato tra i più attesi. Antonella Elia era rimasta nell’immaginario collettivo del reality targato Rai2 per una litigata furiosa con Aida Yespica e per un caratterino tutto pepe. Temperamento che, a distanza di sette anni, sembra rimasto immutato. Non saranno volate extension ma anche l’Isola 9 per l’ex valletta di Corrado è stata all’insegna di litigi e incomprensioni. Stavolta, però, Antonella ce l’ha fatta. In barba alle critiche dei suoi compagni naufraghi è riuscita a vincere conquistando buona parte del pubblico. Proprio il suo inaspettato trionfo è al centro della nostra conversazione in cui una contentissima Antonella non può fare a meno di togliersi qualche sassolino dalla scarpa.

E allora Antonella, come va dopo la vittoria?

Sono un po’ più stordita del più del solito. Non mi aspettavo assolutamente di vincere. Credevo che una volta tornata pure i miei condomini mi avrebbero tolto il saluto.

Cosa è cambiato questa volta rispetto alla tua prima esperienza?

Credo di essere un po’ cambiata, l’altra volta ero più piccola. C’è stata un’evoluzione che mi ha reso più umana e comprensibile, e che forse mi ha permesso di arrivare al cuore delle persone.

Secondo te perché ti hanno apprezzato?

Non riesco ad immaginarlo, certo è che sto sentendo una valanga di affetto. E’ bellissima questa cosa. Io credo di aver toccato qualche corda di amore, di umanità e forse anche di compassione, perché faccio pena, non lo so (ride, ndDM).

C’è una contraddizione, però: il pubblico ti ha apprezzato ma parte dei tuoi compagni no…

Sono fastidiosa, faccio e dico cose che irritano, che creano rancore e disordine. Credo che molti naufraghi avessero basato molti dei loro equilibri sulla forma, sul buonismo e sul sembrare quel che non sono. Io sicuramente ho invaso i loro spazi distruggendo le loro piccole regole. Sono stata un po’ una mina vagante.

Ma tu non ti rimproveri nulla?

No, zero. Io ho agito come pensavo fosse giusto. Dal momento in cui uno dice ciò che pensa che problema c’è? Certo poi vieni recepito male, come una persona che dà fastidio. Pazienza, chissenefrega. Peggio per loro.

A DM Enzo Paolo Turchi ha raccontato di alcune offese pesanti che avresti rivolto, al di là delle telecamere, alla Marini e a sua moglie (per leggere l’intervista clicca qui)…

Si tratta di calunnie terribili, non so come una persona della sua età possa dire certe cose. Se me le dirà in faccia, io risponderò: “guarda tu mi stai calunniando, dovresti vergognarti”. Va bene il rancore, il senso della sconfitta o il rammarico per non essere stati capiti e gratificati dal pubblico ma questo no. Non mi permetterei mai e poi mai di offendere in quel modo pesante, com’è stato detto, Carmen Russo. Non è proprio nel mio carattere. Mi fa pena, poveraccio, perché deve inventarsi certe cose per dare un senso a se stesso e alla sua vigliaccheria (ride, ndDM). Non vorrei essere troppo cattiva però non posso chiamarla che in un altro modo: codardia.Sulla Marini invece?

Quello che ho detto alla Marini l’ho detto davanti alle telecamere che peraltro c’erano sempre, anche la notte. Dire il contrario è una grave calunnia nei confronti dei cameramen e di tutti quelli che hanno lavorato giorno e notte all’Isola. Anche la Marini - quando per il maltempo eravamo in una casetta - una mattina alle cinque, esce dalla sua stanza e, facendomi il gesto che significa ‘vaffanculo’, mi dice: “ti tornerà tutto indietro”. Io mi volto e dico: “idiota”. In quel caso non c’erano le telecamere, vennero subito dopo, ma io l’ho raccontato in confessionale. Alcuni naufraghi mentono con un coraggio che è spaventoso. Se questo è un microcosmo dell’umanità, viva Dio che la gente li ha rispediti a casa.

Però sei stata tu stessa a dire che sei fastidiosa…

Ma io lo capisco, ho detto delle cose anch’io, l’unica cosa è che se tu mi mandi affanculo devi avere il coraggio di ammetterlo.

Quando ti dicono che alcuni tuoi comportamenti sono eccessivi ci rimani male?

E’ vero, sono eccessiva, un’intemperante. Ho problemi personali, sono pazza, tutto quello che vogliono, però non devono calunniarmi dicendo che ho dato spintoni o schiaffi.

Sei arrivata in Honduras ad Isola già iniziata, era una cosa già prevista?

No, me lo chiedevano da settembre ma ero in tournèe teatrale e rifiutavo. Poi, saputo che mi liberavo il 27 febbraio, mi hanno chiesto di partire il 28! Ho accettato perché l’Isola non è solo gli esseri umani, è la natura, il divertimento. Un’esperienza off limits che amo e amerò sempre.

Per rimanere fedele all’Isola hai detto “no” anche a tanti reality…

Gli altri reality non esistono proprio. La scelta di fare l’Isola non è lavorativa ma è una scelta d’amore.

Da animalista convinta non ti ha pesato l’aver mangiato pesci?

Ho avuto grandi shock emotivi. Il penultimo giorno, quando ero diventata una specie di animale da caccia, avevo preso due ricci e mi veniva da piangere. Mi dicevo: ”un animale così indifeso, per cosa l’ho ucciso, per il gioco, per la fame? A non me frega niente di mangiare”. Avrei dovuto restare con i miei principi ma, va beh, ho mangiato.

E’ vero che Flavio Insinna prima della partenza ti ha detto di “fare la brava”?

Sì mi ha detto: “Antonella se vai sull’Isola e litighi ti piglio a testate”. E io: “Figurati, no Flavio no no”. Poi quando litigavo pensavo: “oddio che sto facendo adesso Flavio che dice” . E invece la sera della vittoria mi ha mandato un sms: “BRAAVA SEI GRANDE”. Non mi prenderà a testate, dunque.

Voi, invece, non vi siete mai presi a testate come si diceva?

No, assolutamente.

Flavio sta tornando in tv, ti sarebbe piaciuto tornare a lavorare con lui?

Non è che se una persona lavora con un’altra una volta deve farlo per tutta la vita. In generale lui mi piace e mi piace lavorare con lui. Insinna può essere un erede dei grandi (Corrado, Vianello e Bongiorno) con cui ho lavorato. Ha la loro stessa umanità.

Tu a che punti ti trovi della tua carriera?

Boh. Al giro di boa, ad un punto morto, non so dirlo.

La vittoria all’Isola potrebbe servirti?

Lo vedremo. Sicuramente dopo questa trasmissione avrò delle proposte, vediamo se saranno di qualità.

Squilla il telefono, ti chiamano per una proposta di lavoro. Chi vorresti che fosse?

Sono vent’anni che mi dico vorrei che mi capitasse questo; ora mi sono stufata, voglio semplicemente avere una vita dignitosa a livello umano e professionale. Poi non mi interessa chi mi chiama.

A me ha colpito la tua decisione di qualche anno fa di andare negli States, mollare tutto e inseguire il sogno americano…

Sono stati anni di crescita e di studio. A volte provo nostalgia per il coraggio che ho avuto a mollare tutto. Oggi penso che non lo farei più, mi piacerebbe vivere in Australia ma mi rendo conto che non potrei. Sono stufa di inseguire sogni così folli; ho bisogno dell’Italia, e ahime dell’affetto delle persone.

Della tua vita privata si sa pochissimo…

Meno male. E’ una forma di privacy e di dignità che nel tempo ho imparato, anche se non è facile.

La Ventura l’hai sentita dopo la vittoria?

No, ma mi ha chiamato Domenico (Zambelli, ndDM), il suo assistente. In generale ho ricevuto tante chiamate, tipo 300 messaggi, penso che passerò i prossimi giorni a richiamare le persone per ringraziarle.

Qual è la prima cosa che una volta usciti dall’Isola si ha voglia di fare?

Io ero felice lì, non mi mancava nulla. Stavo bene, anche se avevo problemi con gli esseri umani, perché la natura mi riempiva il cuore e l’anima. Avrei potuto vivere lì altri 3 mesi tranquillamente.

Torneresti anche l’anno prossimo?

No, non ci torno più, basta. Mi vergogno perché poi ne faccio di tutti i colori e mi odiano tutti i colleghi. Iniziano le faide, ogni volta che parlano di me mi danno della pazza… Io preferisco non sapere nulla ma le persone me lo riferiscono. L’altro giorno mi ha chiamato il mio amico, che era il mio giardiniere, e mi ha detto che all’Italia sul 2 il mago Otelma ha detto che ero pazza. A me lui era simpatico poi è diventato cattivo con Guenda, che io adoro, e le cose sono cambiate. I miei rapporti umani sono molto semplici, anche se tutti mi danno della pazza. Se ho simpatia della persona la rispetto sino all’ultimo respiro.

Però ti capita spesso di litigare, fare pace, poi di nuovo litigare e così via…

Ma credo di aver avuto una coerenza.

Perché odi le palme?

Pungono, quando mi arrampico mi scorticano.

Un auspicio per il futuro?

Vorrei ricambiare quest’amore delle persone.

Come?

Bella domanda. Cercando di essere una persona di valore e dignità, portare miglioramenti alla società in cui vivo. Vorrei la felicità degli essere umani e viventi e la pace nel mondo.

Ora sembri buonista.

Non lo sono per niente, ma credo che qualunque essere umano preghi per la pace nel mondo. Io non credo sia buonismo ma una visione spirituale della cose. Per cosa vuoi pregare se non per la pace nel mondo o la felicità? Non dobbiamo aspettare di andare in Paradiso per esser felici bensì cercare di creare qui il Paradiso.

Prevedo già i commenti dei nostri lettori: “Vuole la pace nel mondo ma litiga in continuazione”.

Lo so, questo è, che ti devo dire? Sono così. Ho grandi ideali ma poi nei fatti sono piena di contraddizioni. Il litigio fa parte della vita anzi non voglio nemmeno giustificarmi. Sono sgangherata, come ha detto Dario Passioni (si chiama Diego Passoni, ndDM), e in questo credo ci si possa identificare.

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