Michelle Hunziker: «Tomaso? L'uomo giusto per farci un figlio»

Giovanni Gastel -

«Ho trovato uno che si impegna. Uno che si impegna di brutto». Esordisce così Michelle Hunziker a proposito del suo nuovo fidanzato, Tomaso Trussardi, nell'intervista a Vanity Fair che le dedica la copertina in edicola il 7 marzo. Michelle ne parla per la prima volta, dopo che sei mesi fa il sito di Vanity aveva svelato la notizia.


La prima cosa che le viene in mente se le dico: «Tomaso Trussardi»? «È un figo da paura». Quello si vede dalle foto. Ci dice se è innamorata? «Io vado al massimo subito. Non ho mai capito quelli che tengono in casa una bella candela e non l’accendono per paura di consumarla. L’amore lo devi bruciare, solo così capisci se è vero. Inutile perdere tempo. Sì, sono innamorata, e sto vivendo una storia bella, intensa». È vero che a farvi da cupido è stato Vittorio Feltri? «Certo. È un amico comune, e ha fatto un bel favore a entrambi».


Ma lei non era contraria alle relazioni con uomini più giovani? «Certo che lo ero. Dica pure che ero prigioniera del cliché “donna giovane-uomo maturo”, ma proprio non mi convincevano le storie dove più piccolo, e magari molto più piccolo, è lui. Capisco Madonna, che non fa mistero della sua passione per i ragazzi giovani e aitanti: lei, sentimentalmente parlando, non ci investe nulla, se la gode e punto. Ma guardi che cosa succede quando invece c’è di mezzo l’amore, e magari gli anni di distanza sono anche tanti, come tra Demi Moore e Ashton Kutcher: una rovina». Beh, certo: Demi ha sedici anni più di Ashton. Fra lei e Tomaso, in fondo, non sono neanche sette. «A me, all’inizio, sembravano già troppi. Devo però dire che Tomaso mi ha colpito per la sua maturità. Non ha ancora trent’anni ma è un uomo adulto, la sua è una famiglia unita che gli ha dato un’educazione molto solida, e alcune sofferenze che ha vissuto hanno rafforzato il suo carattere (la perdita del padre Nicola e del fratello maggiore Francesco, ndr).

Infatti è già pronto a svolgere un ruolo molto importante nel gruppo (Tomaso è amministratore delegato di Trussardi, ndr). Insomma, non riesco a pensare a lui come a un ragazzo. E tanto meno come a un trofeo».



Magari gli anni in meno presentano anche vantaggi. «Sì: sei di fronte a un uomo meno inquinato, meno deluso. Che verso l’amore ha solo entusiasmo».

E' questo che cercano le donne? «Certo. Abbiamo tutte bisogno di credere ancora che esistano uomini capaci di un po’ di calore, di romanticismo. Vogliamo un mazzo di fiori, un bigliettino dolce, un gesto di cortesia galante, vogliamo sentirci protagoniste di una favola d’amore. Anche la forma può essere sexy. Ma, soprattutto, basta con gli uomini che non vogliono esporsi nei sentimenti».

Nelle sue interviste a Vanity Fair, anno dopo anno, non ha mai nascosto il desiderio di avere un secondo figlio dopo Aurora. Ci sta pensando? «È vero che mi piacerebbe, ma in questo momento preferisco aspettare un po’». Perché? «Perché Aurora è diventata grande, e con Eros stiamo finendo di crescerla. Ho riconquistato un bel margine di libertà, il lavoro va bene, ho comprato una nuova casa. Ho voglia di staccare, di girare il mondo con Tomaso. Un bambino è amore, ma anche nuova responsabilità.

Dopo essermi impegnata tanto, ho trovato uno che si impegna. Uno che si impegna di brutto. Vorrei godermelo ancora un po’, questo momento d’oro». Non è ancora arrivato l’uomo giusto per fare un bambino? «Quello giusto potrebbe essere proprio lui»

Giovanni Gastel

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