Arisa è cambiata, dentro e fuori, anche se probabilmente è molto più tangibile e visibile la trasformazione esterna: parecchi chili di meno, un nuovo taglio di capelli super trendy e un trucco meno bambolesco e più adulto sono gli ingredienti di quella che è considerata la svoltasexy della cantante potentina, come dimostra il settimanale Vanity Fair che le dedica una copertina hot, sulla quale appare coperta solo di un lenzuolo bianco.
L'interprete del tormentone Sincerità, canzone con la quale ha partecipato al suo primo Festival di Sanremo nel 2009, vincendo a sorpresa il primo premio nella categoria Giovani, è nata a Genova nel 1982, ma si è poi trasferita subito con la famiglia in Basilicata. Ha lavorato successivamente come estetista e cameriera a Milano, muovendo i primi passi nel mondo della musica. Una ragazza come tante, insomma, che ha subito le pressioni della società per i suoi chili di troppo: «Prima pesavo 72 chili, mangiavo solo pasta, pane, pizza», confessa Arisa durante l’intervista a Vanity Fair « da magra ti stanno bene anche le cose che costano niente, ti entrano anche i maglioni stretti e infeltriti. Però gli uomini adesso mi guardano in certi modi, e io non so che cosa vogliono».
Dopo il cambio drastico di look si è trasformato anche il rapporto con la controparte maschile della popolazione. Arisa, intuisce che cosa potrebbero volere da lei: «Scoparmi, lo so, ma io non voglio. Io per fare l’amore ho bisogno di tempo: mi devo abituare all’odore. Una botta e via mi è successo, ma sono state cose tristi. Non solo dopo, anche durante».
Arisa è consapevole delle conseguenze del suo cambiamento e nonostante abbia abbandonato il look da bambolina retrò e le sonorità scanzonate per un sound più maturo e forse più malinconico, è molto più serena che in passato. Subito dopo la conclusione del Festival di Sanremo è uscito il suo album Amami, che contiene canzoni inedite, la maggior parte delle quali scritte dal suo ex fidanzato storico Giuseppe Anastasi ed è lanciatissima verso il futuro.
Nonostante la trasformazione Arisa non rinnega ciò che era e non si vergogna della sua immagine fumettistica che la caratterizzava all'inizio della sua carriera, anche perché il suo cammino artistico è nato proprio da lì: «Da un paio di occhiali comprati per 214 euro, che erano, e sono, tanti soldi».
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