Elisa che ha vinto il Festival di Sanremo nel 2001 con "Luce - Tramonti a nord est", dice la sua sulla kermesse: "Da dieci anni le canzoni selezionate per Sanremo non rappresentano più la musica italiana. E' sbagliato il metodo con cui vengono selezionate le canzoni. Forse se venissero scelte da fonti molto più disparate darebbero una vetrina più reale della musica italiana. Questa a me sembra un po' surreale".
"Quello che posso dire - aggiunge - è che fino a una decina di anni fa le canzoni esprimevano una moda, una contemporaneità e questo si può facilmente notare ascoltando la radio: mia madre e mia sorella, per esempio, ascoltavano sempre le canzoni uscite dal Festival e Sanremo riempiva la radio. Da dieci anni non è più così".
Il discorso si è poi spostato sul clamore uscitato da Belen e dal vestito mozzafiato che ha lasciato intravedere il suo tatuaggio (una farfalla) e parte dell'inguine: "La farfalla non è il problema, il problema è dove si posa. Anzi, dove 'non' si posa. Non c'è niente di male a guardare una farfalla, purché si posi su qualcosa di sostanzioso".
L'artista originaria di Monfalcone, classe 1977, ha parlato durante la conferenza stampa del film di Roberto Faenza, "Un giorno questo dolore ti sarà utile", in sala venerdì dal momento che è interprete della colonna sonora.
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